P. Faustino Ossanna, lo studioso animatore di comunità

Nella primavera 2016 la comunità di Sfruz aveva voluto essergli vicina, a Roma, per festeggiare i sui 70 anni di sacerdozio. E la stessa comunità si è unita nel cordoglio sabato 31 dicembre ai funerali di padre Faustino Ossanna, frate minore conventuale, pastore e teologo, scomparso all’età di 96 anni: “frate che ha conciliato in maniera efficace l’essere studioso-docente e pastore-animatore di comunità”. Così lo ha ricordato all’omelia il ministro provinciale fr. Giovanni Voltan.

P. Faustino, ordinato prete il 16 marzo 1946 a Roma in S. Giovanni in Laterano, conseguì la laurea in Teologia nel 1948. Quindi, il diploma di Esperto in pastorale alla Università Lateranense (1978), la laurea in Filosofia a Perugia (1978), in Teologia Morale all’Accademia Alfonsiana (1983), in Lettere alla Sapienza di Roma (1986), in Mariologia al Marianum. Esercitò il suo ministero presbiterale prima nel Seminario Teologico S. Antonio Dottore e successivamente all’Arcella a Padova, poi a Roma ai Ss. Pietro e Paolo come Guardiano e Parroco, per ritornare a Padova, poi a Milano, a Parigi, e dal 1977 al Seraphicum a Roma, attivo fino all’ultimo.

Per avere un’idea del grande ministero pastorale e intellettuale di p. Faustino, basti ricordare quanto da lui operato anche al di fuori dell’Ordine dei Frati minori conventuali, docente di Lettere e Filosofia presso vari Licei, di etica morale all’Università cattolica, al Gemelli a Roma; predicatore degi esercizi spirituali ai Canonici del Vaticano (e nella quaresima 1979 a Papa Giovanni Paolo II); formatore in corsi di aggiornamento in Italia, ma anche in Messico, Etiopia, Egitto e Palestina.

Numerosi sono i libri da lui pubblicati. In “Dieci più uno” nel 1993 aveva voluto ricordare i dieci confratelli – frati minori conventuali- di Sfruz, tratteggiando la vita e l’opera di ciascuno. “Oggi è lui, l’undicesimo, a raggiungere nella festa del cielo i confratelli partiti da questa parrocchia”, ha detto fr. Voltan, ripercorrendo i tratti salienti del cammino “di vita e di vocazione” di padre Faustino lungo quasi un secolo, soffermandosi in particolare sul suo impegno per il riconoscimento ecclesiale della santità del confratello e compaesano, da lui definito santo, il Servo di Dio p. Girolamo Biasi, di cui p. Faustino fu per diversi anni postulatore della Causa di beatificazione.

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