Padre Efrem, il Trentino in America

E' morto a 95 anni padre Trettel, il francescano che ha lavorato per oltre 60 anni a favore degli emigranti in California

Si è diffusa rapidamente sabato scorso a Villazzano, a Predazzo e un po' in tutto il Trentino la notizia della morte a Oakland in California di padre Efrem Trettel ofm, classe 1921, un frate molto conosciuto e apprezzato anche a livello di comunità civile per il suo lavoro a favore dei nostri emigranti negli Stati Uniti. Nel sobborgo sulla collina est di Trento la famiglia Trettel si era trasferita dalla valle di Fiemme: lì il giovane Efrem – secondogenito di sei fratelli che l'hanno tutti preceduto alla casa del Padre – era entrato nell'allora convento dei Frati insieme al fratello Flavio. Una volta partiti per la missione i due francescani sono stati sempre seguiti con affetto dalla comunità di Santo Stefano e lì, dove abitavano i suoi familiari, è tornato sempre volentieri finché le forze l'hanno sostenuto (padre Flavio vittima di un incidente stradale a Fresno nel 1994).

Per quanti hanno avuto modo di conoscerlo una figura poliedrica, dotata di straordinario dinamismo, coniugando senso dell'humour a letizia francescana, un frate che ha lasciato un segno indelebile qui e soprattutto in terra californiana. Il giovane Efrem approdò a San Francisco dopo essere stato espulso dalla Cina insieme a tre confratelli. La California – terra la cui storia si è intrecciata fin dalle origini a quella dei frati francescani lì giunti dalla Spagna per fondare missioni che portano il nome di Santa Barbara, Santa Monica, Santa Maria de Los Angeles, San Francisco – divenne per lui la seconda patria, tanto che quando, in età avanzata, i frati trentini gli proposero un rientro, padre Efrem scelse di restare dove la missione l'aveva condotto più di 60 anni prima.

Una missione, a servizio della folta comunità di migranti italiani, che padre Efrem trasformò in un'attività da autentico pioniere. Con la creatività della gente di montagna, facendo tesoro dei pochi mezzi a disposizione nel 1964 fonda l'ARC (Apostolato Radio Cristiana), trasformando una semplice stanza al n. 3106 di Folsom Street nel Mission District, uno dei più poveri della città, in uno studio radiotelevisivo.con la messa celebrata su un altare di fortuna. Ore di diretta e molte di registrazione per aver così modo di prendere l'auto imboccare un'autostrada e macinare miglia e miglia per incontrare famiglie, celebrare sacramenti, visitare gli ammalati, tanto da meritarsi numerosi riconoscimenti da parte degli amministratori trentini o della Trentini nel mondo per aver saputo riunire in un'unica comunità le tante famiglie che dovevano ricominciare una nuova vita lontana da casa e dalle proprie tradizioni.

“Un frate eccezionale in tutti i sensi – dice il Custode di Terra Santa il trentino Francesco Patton – eccezionale per i talenti che Dio gli ha donato: artista poliedrico capace di spaziare dalla pittura alla musica alla poesia; apostolo attraverso i media e predicatore multimediale in anticipo sui tempi; francescano fin nel midollo; missionario in Cina, poi volontario in Calabria, infine a servizio dei migranti in USA, uomodo dotato di umanità, sensibilità e profondo senso dell'amicizia. Ho avuto modo di conoscerlo e condividere con lui l'estate del '91 e sono sicuro che in questo momento sta suonando il violino in Cielo accompagnato dalla fisarmonica di suo fratello padre Flavio”.

Si contano a decine i trentini che in terra californiana hanno trovato in lui una guida, un sorriso, un abbraccio di incoraggiamento e anche una lezione di salvaguardia del creato (ben prima che apparissero su ogni rubinetto dello Stato i cartelli per “risparmiare ogni goccia”, lui in spirito francescano, invitava a non sprecare “Sorella acqua”, a limitare le spese quando il cambio estremamente favorevole invogliava gli acquisti, ad ammirare le bellezze della terra. E, quando la Provincia decise di chiudere l'esperienza dell'ARC e lui trovo ospitalità nel Convento di san Bonifacio dietro a Market Street, affidava alla generosità di tutti quell'enorme numero di poveri che venivano sfamati alla mensa dei frati.

Un'attenzione tutta evangelica e francescana che non è venuta meno neppure nella Casa di riposo sulla strada del Golden Gate Bridge e poi nell'ultima tappa di Oakland, la città oltre la Baia, così carica di problemi e povertà.

“Un frate – diceva sorridendo ai più giovani e dispensando consigli da nonno insieme a una battuta – non va mai in pensione: la missione si trasforma, ma non viene mai meno. Se no come ci si guadagna il Paradiso?”.

Una Messa in suffragio verrà celebrata sabato 4 febbraio alle ore 17.30 presso la Chiesa dei Frati in Belvedere San Francesco a Trento.

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