Inaugurata a Caneve, la nuova struttura di Villa San Pietro

La nuova struttura di Villa San Pietro che ospiterà 56 utenti
Un centro di riabilitazione psicosociale che è anche un centro vivo, a due passi dalla città che lo accoglie. È stata inaugurata venerdì 27 febbraio la nuova struttura di Villa San Pietro, a Caneve, gestita dalla cooperativa Codess, che offre un aiuto concreto alle persone affette da problematiche psichiatriche.

C’era tutta la comunità istituzionale dell’Alto Garda per la festa: dal sindaco di Arco Alessandro Betta all’onorevole Mauro Ottobre, il presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer con il vice Carlo Pedergnana, gli assessori comunali Silvia Girelli e Stefano Miori, Lucia Gatti della Comunità di Valle, c’erano anche Enzo Zampiccoli presidente della Cassa Rurale Alto Garda, Chiara Dossi della Cooperativa Arcobaleno, Chiara Maino per la Coop. C’era il parroco di Arco don Walter Sommavilla ed è arrivato poi anche il vescovo Lauro Tisi, per benedire il nuovo edificio e tagliare il nastro. Per la cooperativa Codess, che gestisce numerose strutture nel nord Italia, erano presenti i vertici dirigenziali, il direttore Luca Omodei e il presidente Alberto Ruggieri, insieme ai responsabili del San Pietro.

La nuova sede, costata oltre 11 milioni ed entrata in attività la scorsa estate, ospiterà anche la Croce Rossa Alto Garda, in usufrutto gratuito per 20 anni, e le case alloggio sovracomunali della cooperativa Arcobaleno. I posti a disposizione degli utenti psichiatrici a Villa San Pietro sono 56, ma sono venute a mancare le convenzioni con la Provincia Autonoma di Trento, e ad oggi la struttura accoglie circa una ventina di persone.

Il direttore Omodei ha quindi lanciato un appello alle istituzioni, affinché utilizzino di più Villa San Pietro. Appello rinnovato anche dall’onorevole Ottobre e da Fabio Zanetti, ex amministratore della gestione precedente a Codess: “Questo luogo è qualcosa che abbiamo gestito con passione e professionalità”, ha detto alla platea. “Mi auguro qualche ripensamento da parte della Provincia, non tanto per la cooperativa quanto per loro, i nostri ragazzi”.

La passione degli operatori e dei dirigenti è stata evidenziata da più voci: “Qui c’è il cuore – ha espresso don Walter Sommavilla nel suo intervento – un cuore che pulsa, che incontra e che richiede la capacità di incontro da parte degli altri. Siamo vicini al cuore della città, spesso gli ospiti passeggiano in centro e lo vivono. La comunità ci sia e risponda con il cuore”.

Presso il centro di Riabilitazione di Villa San Pietro si coltiva il cuore e la mente degli utenti. Numerosi le attività e i laboratori che si svolgono all’interno, organizzati nel calendario settimanale. Si fanno corsi di arte e, di teatro, attività in cucina, ceramica e artigianato. Ci sono anche diverse ore di attività fisica, per aiutare nella ricerca del benessere della persona. “Ci sono alcune attività che sono finalizzate a sviluppare competenze di gestione poi utili nel mondo del lavoro, quando l’obiettivo è il reinserimento” spiega la responsabile della struttura di Arco, Elisabetta Gianordoli.

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