Il Filmfestival s’avvicina al Polo

Sarà l'Islanda il Paese protagonista quest'anno a fine aprile

Il Trento Film Festival ha presentato martedì in una conferenza stampa che si è svolta a Trento, a Palazzo Roccabruna, le prime anticipazioni della 65. edizione della rassegna (che si svolgerà dal 27 aprile al 7 maggio) rendendo noti il Paese ospite protagonista della Sezione “Destinazione…” che quest’anno sarà l’Islanda e l’immagine del manifesto, firmata dall’artista Guido Scarabottolo. A illustrare le novità sono stati il presidente del festival Roberto De Martin, la direttrice, Luana Bisesti e il responsabile del programma cinematografico, Sergio Fant.

«Il Trento Film Festival – ha evidenziato l’Assessore alla Cultura del Comune di Trento, Andrea Robol – è uno dei vanti culturali della nostra città, un evento condiviso dalla città e da tutta la comunità trentina. É un'occasione per farci conoscere in tutto il mondo, e non solo dagli appassionati di montagna, e per questo siamo tutti impegnati a dare il benvenuto a tutti coloro che arriveranno per questo importante appuntamento. Trento è sempre stata e sempre sarà sinonimo di montagna, di natura, di rispetto per l'ambiente».

L’assessore Sandro Repetto, ricordando l’interesse sempre crescente dell’edizione autunnale del festival che si svolge a Bolzano tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre, ha elogiato, in particolare, le capacità di coinvolgimento della rassegna. «Il Trento Film Festival – ha detto Repetto – da anni mi permette di partecipare almeno con la mente alle spedizioni alpinistiche dei grandi e meno grandi di tutto il mondo».

Il Paese ospite della 65. edizione del festival è stato “svelato” dal presidente della rassegna Roberto De Martin. «L’Islanda – ha spiegato il presidente De Martin – costituirà uno dei momenti più importati della manifestazione. Con un ricco programma cinematografico e un altrettanto programma di eventi, andremo alla scoperta di questo Paese dalla natura unica e affascinante, dove la forte crescita del turismo mette di fronte a nuove sfide, specchio di quello che tanti altri paesi custodi di straordinari patrimoni naturali devono affrontare, ovvero il dilemma tra l’opportunità di nuove fonti di reddito e la sostenibilità sociale e ambientale. Partendo proprio dall’Islanda rifletteremo durante il festival sul rapporto tra l’uomo e la natura perché si avverte un bisogno sempre più forte di ritorno alla natura, di un contatto con un ambiente meno antropizzato e più selvaggio. Le gravi crisi climatiche in atto – ha continuato il presidente del festival – stanno modificando la nostra vita in modo significativo, facendo emergere, da un lato, la necessità di un adattamento a questi cambiamenti in termini di prevenzione e gestione dei rischi, penso soprattutto agli eventi come le straordinarie nevicate in Abruzzo e la tragedia della valanga a Rigopiano, alle cui vittime va un nostro sentito ricordo; e, dall’altro, l’urgenza di un impegno maggiore per preservare l’ambiente in cui viviamo, fondando le nostre scelte e comportamenti sulla base delle leggi che governano la natura, in modo sostenibile”.

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