Alta Valsugana, 6 milioni in rete per il “Fondo strategico territoriale”

Pergine, il laboratorio d’ ideazione e progettazione tenutosi la scorsa settimana
Una strategia comune e partecipata per investire le risorse del “Fondo strategico territoriale”, promuovendo la valorizzazione dei centri storici, delle risorse storico-culturali e del turismo sostenibile in Alta Valsugana. Questo il processo attivato dai 15 comuni della Comunità Alta Valsugana Bersntol per definire obiettivi, priorità e impegni concreti tesi anche al completamento, potenziamento e piena efficienza delle strutture di mobilità viaria.
Un iter partecipato e condiviso che ha visto un interessante momento di confronto e sintesi nel laboratorio d’ideazione e progettazione partecipata tenuto la scorsa settimana a Pergine alla presenza di sindaci, amministratori della Comunità di Valle e numerosi rappresentanti di enti, associazioni ed organismi locali. Dopo il saluto del presidente della Comunità di Valle Pierino Caresia, è stato l’assessore provinciale Carlo Daldoss a confermare come la Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol potrà contare su circa 6 milioni di euro per interventi di valorizzazione di risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, individuando nuove sinergie pubblico-private.
I sindaci dell’ambito hanno quindi illustrato le sei azioni del documento di sintesi, con Cristian Uez, primo cittadino di Calceranica e coordinatore della conferenza dei sindaci, che ha ribadito la necessità di completare la dorsale ciclabile del fondovalle della Valsugana (tratto tra Trento, Civezzano e zona Laghi), prevedendo un collegamento tra lago e montagna (“circuito in quota”). Atteso anche il completamento di alcune opere viarie strategiche per mettere in rete i vari territori – ha precisato il sindaco di Bedollo Francesco Fantini – come la strada delle “Tre Valli” (tra Segonzano, Piazze di Pinè e Valle dei Mocheni), il circuito ad anello tra Levico, Panarotta e versante mòcheno (“ski weg”) ed i parcheggi per il polo sanitario a Pergine.Nelle parole dell’assessore della comunità Lamberto Postal e del sindaco di Baselga, Ugo Grisenti, la necessità del rilancio dei centri storici, con forme di turismo sostenibile e legate alla realtà rurale (agritur, albergo diffuso e “ostelli del ciclista”), ma puntando anche sulla valorizzazione di distretti biologici e delle filiere a “chilometro zero” (dai piccoli frutti, ai prodotti delle malghe, agli ortaggi della Vigolana).

Una rete e sinergia tra ricchezze storiche e culturali che potrebbe portare ad un “open air museum” – ha spiegato il sindaco della Vigolana David Perazzoli – tale da mettere in rete il parco minerario dell’Alta Valsugana, i parchi fluviali, i siti della Grande Guerra, i percorsi storici della “Via Claudia Augusta Altinate”, del “Menador – KaiserJagerstrasse” o i percorsi del turismo religioso.

Primo passo di quest’ambizioso progetto potrebbe essere la costituzione di un’unica piattaforma digitale e nuovi totem e “QR-code” (per smatphone e cellulari) posti su ciclabili e percorsi turistici – ha precisato anche il sindaco di Sant’Orsola Ivano Fontanari – un’opportunità per favorire la conoscenza dei territori e per attrarre nuovi visitatori dall’intero Arco Alpino. “Comunità di Valle e sindaci dovranno ora riunire le diverse proposte nel loro protocollo d’intesa – ha concluso il presidente Caresia – è necessario passare alla fase operativa potendo contare su un trasferimento provinciale di circa 6 milioni di euro. Tra i sindaci c’è già un accordo di massima, ma forse servirà una delibera di singoli consigli comunali”.

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