La sezione CRI della Bassa Valsugana festeggia i 35 anni e propone un corso per diventare volontari

Borgo, i volontari della sezione CRI della Bassa Valsugana
Dieci lezioni, ogni martedì e venerdì dalle 20.30 per diventare volontari della Croce Rossa. L’iniziativa è proposta per la diciottesima volta della sezione della Bassa Valsugana, realtà che quest’anno festeggia i 35 anni di attività.

Un centinaio i volontari in organico – ma in questi anni più di 700 persone, da tutti i comuni della Bassa Valsugana, hanno dato il loro contributo – che operano nelle varie aree di attività e secondo i bisogni del territorio. Lo scorso anno sono state svolte più di 16 mila ore di attività e, tutti i giorni, le ambulanze svolgono servizi di emergenza e trasporto infermi in convenzione con il 118 e nelle varie assistenze sanitarie richieste dal territorio.

“Poco più di 8 mila ore – ricorda il responsabile Mario Tomio – sono state di servizio in ambulanza e i nostri mezzi hanno percorso 82 mila chilometri. Abbiamo svolto 1.350 servizi e trasportato più di 1.200 pazienti. Lo scorso anno, infine, abbiamo fatto più di 800 codici urgenti tra rossi, gialli o verdi”. La sezione lavora in convenzione con Trentino Emergenza 118 ed è in servizio attivo nelle giornate di giovedì, sabato e domenica.

Tanta gente alla serata di presentazione del corso, venerdì 24 marzo la prima lezione con le iscrizioni aperte fino a quella data. Per partecipare basta avere 14 anni. Saranno affrontati, tra l’altro, i temi riguardanti la storia della Croce Rossa Italiana e del Movimento internazionale; sarà approfondito il ruolo del volontario con nozioni di pronto soccorso. I partecipanti potranno conoscere le attività della CRI a livello locale.

“Le nostre aree di attività – continua Tomio – sono sei: quella sanitaria per la tutela della salute e della vita, socio assistenziale a supporto ed inclusione sociale, Protezione Civile per la preparazione della comunità e risposta ad emergenze e disastri, quella del Diritto Internazionale Umanitario, della gioventù e della comunicazione e promozione del volontariato”.

Ma l’attività dei volontari non si limita solo ai tre giorni di servizio attivo. “Certo che no. Eseguiamo viaggi programmati e trasporti non urgenti, assistenza a manifestazioni sportive, svolgiamo attività nelle case di riposo, distribuiamo viveri alle famiglie bisognose e partecipiamo nella emergenza migranti”, spiega ancora il responsabile. “In occasione dell’ultimo terremoto nel centro Italia siamo stati presenti con sei volontari”.

Per oltre due mesi ora c’è il corso per dare nuova linfa alla sezione. “Da quattro anni – dice Mario Tomio – siamo in una sede nuova, molto capiente e funzionale presso il Centro di Protezione Civile in via Gozzer. Qui finalmente – conclude – riusciamo a svolgere le nostre attività in modo autonomo e con professionalità partecipando a diversi corsi di formazione, sia teorici che pratici”.

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