Coraggio e umiltà di servire

Fu Ivo Muser, allora rettore del Seminario maggiore, ad accogliere papa Benedetto a Bressanone nell’estate del 2008

Bolzano – “Unità nelle cose necessarie, libertà in quelle dubbie, carità in tutte”, “Ti adoro devotamente, Dio nascosto, che sotto queste apparenze ti celi veramente”. Si apre con queste due citazioni rispettivamente di sant’Agostino e di san Tommaso d’Aquino la lettera di auguri che il vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser ha scritto per il novantesimo compleanno del papa emerito Joseph Ratzinger.

“Sant’Agostino – scrive il vescovo – voleva trovare la retta via e non semplicemente vivere in modo tranquillo. La sua appassionata ricerca della verità è il motore della sua vita movimentata, del suo interrogarsi e cercare, la grande irrequietezza della sua vita. Tutto ciò che non corrispondeva alla verità, per lui era sempre una mancanza. È soltanto nella fede umile della Chiesa che egli trova questa verità. Il Verbo, il Logos si è fatto carne! Solo così Dio, il significato ultimo di tutto, tocca la nostra storia personale. Lungo questo cammino alla ricerca della verità egli apprende l’umiltà necessaria: Gesù Cristo, parola e senso in persona, non si trova senza la comunità con il suo corpo, che è la Chiesa”. Papa Benedetto venera sant’Agostino “come quel teologo e scrittore spirituale che lo ha ispirato profondamente. Umiltà, il coraggio di servire: secondo me questa è la chiave che introduce alla personalità di Joseph Ratzinger, al suo pensiero, alla sua teologia, al suo incarico, al modo di essere stato il nostro Papa. Non per ultime anche le sue dimissioni volontarie e consapevoli dall’incarico di Pontefice sono espressione di questo coraggio di servire. Questa è una mia convinzione personale: Joseph Ratzinger/Papa Benedetto è un Dottore della Chiesa del nostro tempo”.

La lettera prosegue dando la parola a san Tommaso che esprime “una sintesi tra ragione e fede. Se la fede vuole rimanere autentica, non umilia la libertà e la ragione dell’essere umano. Perché, si chiede spesso, fede e ragione dovrebbero avere timore l’una dell’altra, se poi insieme danno inizio a un dialogo e rimangono sempre in dialogo? La fede libera la ragione dalla convinzione che ‘non i sensi, ma la fede prova questa verità’. Ma anche la fede ha bisogno della ragione, se essa vuole veramente rendere ragione all’essere umano, alle sue domande, alla sua ricerca, alla sua lotta. La teologia e l’annuncio di Joseph Ratzinger come professore, vescovo e Papa sono l’espressione di questa sintesi che intende esprimere la ragionevolezza della fede cristiana. E questa sintesi sa che tutte le ‘affermazioni su Dio’ devono confluire in un ‘parlare con Dio’ in modo amorevole, fiducioso e affascinato”.

Fu Ivo Muser, allora rettore del Seminario maggiore, ad accogliere papa Benedetto a Bressanone nell’estate del 2008. Il vescovo ne accenna concludendo il suo scritto “con gratitudine, anche per il Suo rapporto personale con il Seminario maggiore e la città vescovile di Bressanone, con la nostra Diocesi di Bolzano-Bressanone e con l’Alto Adige che è, come Lei stesso ha detto durante le Sue ultime vacanze nel 2008, ‘un prezioso tesoro di ricordi’”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina