Fermiamo i signori della guerra

Contro l'indifferenza, l'invito di Zanotelli per una Perugia-Assisi straordinaria

“Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’, a una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Hayrat in Siria, ora allo sgancio della Super-Bomba GBU-43 (la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare”. Padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano di origine trentina, ha messo tutta la forza della sua indignazione nell'appello lanciato in questi giorni per invitare il movimento per la pace a darsi una scossa e a manifestare la propria contrarietà alle scelte di “un governo sempre più guerrafondaio”. Ma padre Alex si appella anche alle comunità cristiane, perché si facciano interpreti delle forti e ripetute parole di Papa Francesco contro le armi e chi le produce e le traffica. E conclude lanciando la proposta di una Marcia Perugia-Assisi straordinaria promossa dalle realtà ecclesiali insieme a chi vuole starci, “per dare forza al tentativo della Nazioni unite di mettere al bando le armi atomiche e dire basta alla ‘follia’ delle guerre e dell’industria delle armi”.

Nel suo accorato appello padre Alex riporta numerose cifre. Ricorda che l'Italia spenderà quest’anno 23 miliardi di euro in armi, vale a dire l’1,18% del Pil (“Significa 64 milioni di euro al giorno!); che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, porterà il bilancio militare USA a 700 miliardi di dollari e preme “perché l’Italia arrivi al 2% del Pil che significherebbe 100 milioni di euro al giorno”. Cita il Libro Bianco della Difesa “in cui si afferma che l’Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati” (“un autentico golpe democratico che cancella l’articolo 11 della Costituzione”, si scandalizza padre Zanotelli) e che definisce l’industria militare italiana “pilastro del Sistema paese”. Ricorda ancora che nel 2015 abbiamo esportato armi pesanti per un valore di oltre sette miliardi di euro, vendendo “ai peggiori regimi come l’Arabia Saudita”, in barba alla legge 185/90 “che vieta la vendita di armi a paesi in guerra o dove i diritti umani sono violati”. E l’Arabia Saudita, come riconosce lo stesso Ministero degli Affari Esteri nel sito www.viaggiaresicuri.it, è in guerra contro lo Yemen, “dove vengono bombardati perfino i civili con orribili tecniche speciali” e dove “è in atto una delle più gravi crisi umanitarie del Pianeta”. E poi ancora le armi vendute “anche al Qatar e agli Emirati arabi con cui quei paesi armano i gruppi jihadisti in Iraq, in Libia, ma soprattutto in Siria dov’è in atto una delle guerre più spaventose del Medio Oriente”.

Ecco allora la proposta di mettere “tutti le bandiere della pace sui nostri balconi” e, in risposta alle “forti prese di posizione sulla guerra di Papa Francesco”, che “ci chiede: 'Fermate i signori della guerra, la violenza distrugge il mondo e a guadagnarci sono solo loro'”, di promuovere “una straordinaria Perugia-Assisi”.

Per firmare on line: www.petizioni24.com/fermiamoisignoridellaguerra.

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