Nosiola da valorizzare

Per oltre un mese, dal 20 marzo al 22 aprile, la Valle dei Laghi ha celebrato i suoi vini e il territorio con un programma denominato “DiVinNosiola, quando il vino si fa santo”. Organizzato dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, esso comprendeva proposte enogastronomiche, culturali e sportive. Alla buona riuscita ha contribuito la CCIAA di Trento che all’interno di Palazzo Roccabruna ha ospitato dal 24 marzo al 23 aprile la XXII^ edizione della Mostra del vino Nosiola Trentino, del Trentino DOC Vino Santo, delle grappe di Nosiola e di vinaccia di Trentino Doc Vino Santo abbinata ad una originale esposizione orafa.

Merita evidenza anche il supporto promozionale dato a DiVinNosiola dalla Strada del vino e dei sapori del Trentino che in contemporanea ha proposto venti iniziative tra menù e degustazioni ed aperitivi per far conoscere ed apprezzare la Nosiola e il Vino Santo su tutto il territorio di competenza: Piana Rotaliana, città di Trento, zona del Garda, Giudicarie, Valsugana, Vallagarina e Valle dei Laghi.

Descritto il quadro generale del progetto, vogliamo concentrare l’attenzione sulla Nosiola, vitigno e vino. Il 24 aprile 2003 all’interno del palazzetto La Toresela situato sulla sponda occidentale del Lago di Toblino al tempo e ancora oggi affidato alla Cavit, si è svolto un convegno dedicato alla Nosiola organizzato dal Comitato Valle dei Laghi fondato e presieduto da Giuseppe Morelli. Il motivo dichiarato della chiamata ad esporre pareri, convinzioni, suggerimenti di alcuni viticoltori ed enologi competenti sull’argomento lo rileviamo dal quaderno di appunti sui quali abbiamo annotato nomi e concetti espressi: fornire lumi e indicazioni sul futuro della Nosiola (vitigno e vino) ai viticoltori della Valle dei Laghi, ma anche di altre zone del Trentino.

Ad essi si poneva infatti il dilemma tra il mantenimento della Nosiola al tempo coltivata sulle colline avisiane, in Val di Cembra e in Vallagarina e l’adesione al pressante invito di Cavit a piantare il più redditizio Pinot grigio.

La conclusione: via libera alla Nosiola, ma a due condizioni: scelta oculata del sito e qualità elevata del vino.

Altri appunti raccolti in occasione della mostra della Nosiola che si è svolta presso la cantina Toblino di Sarche ai primi di aprile del 2015. Erano in assaggio 33 vini Nosiola, 13 Rebo, 9 Vino Santo, 4 Vino Santo riserva, 3 Nosiola passito per produrre l’Ora (Toblino, Pravis, Francesco Poli), 1 spumante brut di Nosiola metodo Charmat.

Sei dei Nosiola avevano più di 4 anni. Del gruppo faceva parte l’Argiler di Toblino, premiato con gran medaglia d’oro alla XV^ edizione de “La selezione del Sindaco” che si è svolta dal 29 al 31 maggio 2015 nella città di Oeiras (Portogallo).

L’Argiler era il nome del luogo di provenienza (terreni argillosi del monte di Calavino) e portava la firma dell’enologo di Toblino Lorenzo Tomazzoli. Nosiola del 2007, prodotto vinificando separatamente una partita di uva Nosiola di assoluta eccellenza. Era la dimostrazione che il Nosiola si può anche invecchiare, ma seguendo e rispettando criteri molto rigorosi lungo tutta la filiera.

Alla mostra di quest’anno erano in assaggio 26 vini Nosiola di 22 cantine diverse. Dal confronto è emerso che il vino simbolo della Valle dei Laghi si può produrre in altre zone del Trentino. Con risultati qualitativi eccellenti e prospettive di crescita anche in termini commerciali.

Il tema potrebbe essere ripreso e approfondito in occasione della Mostra dei vini trentini che si terrà a Trento dal 26 al 28 maggio 2017.

Valorizzare, promuovere, estendere oltre la superficie attuale coltivata a Nosiola. Diamo per scontato che la valorizzazione si ottiene mantenendo alta la qualità del vino per ottenere come contropartita un prezzo proporzionato. La promozione va intesa come impegno per far conoscere e quindi apprezzare i vini Nosiola di qualità. Estendere equivale a piantare nuovi vigneti di Nosiola. Esperti di settore hanno dichiarato a questo proposito che altre varietà quali Chardonnay, Muller Thurgau, Sauvignon bianco e Traminer  rendono più della Nosiola.

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