Un grazie con le mani

Possono le persone sorde vivere una vita ricca di relazioni e di interessi? Possono esprimere  emozioni e sensazioni con l'arte del canto o con quella del palcoscenico? Certamente. Per rendersene conto bastava assistere sabato scorso allo spettacolo teatrale “Piacere, sono Sordo…” in scena al Teatro San Marco in occasione dell’attesa inaugurazione della nuova sede dell’Ente nazionale Sordi Onlus in via Piave 108.

In quest'opera teatrale i due attori protagonisti entrambi non udenti, Filippo Calcagno e Laura Di Gioia, raccontano sul palcoscenico la quotidianità di chi non sente e fanno capire, tramite la storia di due uccellini dal becco storto, l'importanza di accettare se stessi indipendentemente dalla disabilità.

Ha colpito molto la platea anche l’esperienza e la visione di un video con una esibizione del “coro a bocca chiusa” nel quale  due formazioni corali, una di udenti e l’altra no, eseguivano gli stessi brani contemporaneamente con la voce e con le mani nella Lingua italiana dei segni, indossando caratteristici guanti bianchi. Come spiegava la direttrice Valentina Bellamoli, il “coro a bocca chiusa” nasce nel 2013 dalla collaborazione tra l’Ens di Trento e la scuola musicale i Minipolifonici, ispirandosi coro giovanile Manos Blancas  nato in Venezuela alla fine degli anni 90.

Prima del taglio del nastro, i significativi interventi del vice Presidente nazionale Ens Francesco Bassani e della presidente provinciale Brunella Grigolli, che hanno riepilogato le numerose iniziative svolte negli anni dall'associazione, sia a livello nazionale  che locale, per l'integrazione piena delle persone sorde. Ad esempio, i servizi di interpretariato in Lingua italiana dei segni con i relativi  corsi di formazione, le molte attività legate all’integrazione scolastica e lavorativa o quelle culturali e di sensibilizzazione rivolte alla comunità. Ancora Bassani e Grigolli  chiedono però la collaborazione istituzionale, perchè anche in Trentino possa presto esserci “SOS SORDI”.  Un numero di emergenza, sempre collegato con la Polizia di Stato a cui le persone non udenti potrebbero rivolgersi in ogni momento in caso di bisogno.

Realizzato con il sostegno di Cassa Rurale Alta Valsugana, dei  centri acustici AudioVita e dello studio ART DUECOR, l-incontro ha visto presenti varie autorita fra le quali il sindaco Alessandro Andreatta che ha tagliato il nastro della nuova sede dell’ENS, nata a Trento con il nome di Istituto per Sordi nel 1842 per volere del beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer. Per la Diocesi era presente il decano del Capitolo della Cattedrale, monsignor Lodovico Maule, che ha benedetto i nuovi locali a servizio della integrazione e della crescita comunitaria.

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