#siamoeuropa, bilancio positivo per il festival

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Una nuova Europa nella quale ci sia una convivenza tra le istituzioni sovranazionali e le democrazie nazionali. Il politologo Sergio Fabbrini ha chiuso ieri la prima edizione di #siamoeuropa, il festival ideato dal Servizio Europa della Provincia e dalla Fondazione Trentina Alcide Degasperi per riflettere sul futuro dell’Unione Europa. In tre giorni nel tensostruttura di piazza Fiera si sono alternati gli interventi di esperti di politiche europee, ricercatori, giornalisti. La tre giorni si è chiusa con un bilancio di 1200 visitatori.

Fabbrini assieme allo storico Michele Marchi nel loro intervento hanno proposto un’Europa che riparta da un accordo fra Stati che assieme decidono quali politiche attuare congiuntamente.

Protagonista della giornata di ieri anche Cecile Kyenge, l’europarlamentare che a Strasburgo ha proposto un approccio olistico sull’immigrazione, un lavoro durato un anno sulla mobilità globale delle persone. Kyenge ha parlato dei 50 miliardi di euro ai paesi ACP (Africa Caraibi Pacifico) come “un pacchetto di cooperazione a doppio senso, che crea posti di lavoro”.
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