Droga nelle scuole, Ferrucci:”Rientra nella normalità, deviante”

>

Cresce l’allarme dopo l’inchiesta dei carabinieri di Cles che ha portato alla luce un vasto giro di droga fra gli studenti delle Valli di Non e di Sole.

Dodici i minorenni denunciati dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Trento per spaccio a vantaggio di una trentina di giovani delle valli del Noce, una quarantina i ragazzi consumatori segnalati al Commissariato del governo.

I giovani indagati, in buona parte studenti degli istituti superiori e di formazione professionale della zona, secondo l’accusa costituivano punto di riferimento per compagni di scuola e coetanei (quindicenne il più piccolo) alla ricerca, più che altro di hashish, ma anche cocaina, eroina e ecstasy. Trecento le cessioni di droga registrate dai carabinieri.

Durante le indagini i carabinieri si sono avvalsi della collaborazione di presidi e insegnanti che assicurano “la scuola esercita una forte azione di controllo e di prevenzione del fenomeno”. Non basta la scuola, serve maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva, a partire dalle famiglie.

Cerchiamo di capire le ragioni di questo comportamento deviante e trasgressivo. Roberta Ferrucci direttrice del Serd di Trento distingue due tipologie di gruppi tra i consumatori di sostanze: “quello conformista ed emulativo che ne fa uso per appartenere ad un gruppo di pari e quello di chi esprime un malessere individuale o è alla ricerca di un’identità” (Ascolta audio qui sotto

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina