Don Claudio Pellegrini, “Trentino dell’anno”

Don Claudio Nereo Pellegrini ai microfoni di Trentino inBlu. Foto © Gianni Zotta
“Ha costruito la sua vita sui valori della solidarietà e della partecipazione civile. Come prete operaio e missionario tra i minatori italiani nel Limburgo Belga e tra i gruppi degli emigranti italiani, ha diffuso la sua profonda lezione di umanità, di giustizia sociale, di dignità sempre a fianco delle persone bisognose. Un messaggio di resistenza all’indifferenza e al conformismo, un invito all’impegno per una società più equa e solidale”.

Con questa motivazione, don Claudio Pellegrini, prete operaio, è stato premiato dal Comitato Scientifico del “Trentino dell’anno”, che gli ha assegnato all’unanimità la targa d’argento. Le premiazioni si sono svolte sabato 27 maggio al Castello del Buonconsiglio a Trento che ha fatto da degna cornice alla ventinovesima edizione dell’iniziativa promossa dal gruppo culturale “Uomo città territorio”, che in oltre un quarto di secolo, “ha valorizzato ben 138 tra personaggi e associazioni no profit, facendoli conoscere ad un grande pubblico”.

Claudio Nereo Pellegrini è nato nel 1936 a Palù di Giovo in valle di Cembra. Prete a 26 anni, frequenta poi a Torino l’Università di Lettere e Filosofia. Nel 1967 è missionario nel Limburgo Belga, fra i minatori italiani: un’esperienza radicale, di quelle che a trent’anni fanno rinascere. Con loro e con i loro figli, costruì spazi di umanità, giustizia, dignità.

Nell’ottobre dell’anno 1972 entra in fabbrica, operaio di siderurgia nel bacino di Liegi: un’altra immersione nella vita reale, di solidarietà e di resistenza quotidiana. Licenziato dopo sette anni, per le cosiddette ragioni economiche, fu assunto dal Ministero del Lavoro Belga, per svolgere un lavoro di animazione sociale, soprattutto tra i gruppi di emigrati. Nei giorni liberi, tornava tra gli ex minatori nel Limburgo, tra i loro figli, sul sentiero di vita e di polvere nera. Pubblica nel 1995 “Polvere nera” e “Per un sacco di carbone”. Nel 2000 “Ovunque vivere altrove, nel 2005 “Volesse la terra” e, nel 2011, “Tisaura”.

Un folto gruppo di sostenitori provenienti da Palù e da altre frazioni del Comune, guidati dal sindaco Vittorio Stonfer hanno voluto essere presenti alla cerimonia di premiazione, orgogliosi di rendere omaggio a don Claudio e onorati per il prestigioso riconoscimento conferitogli, attraverso il quale si è voluto premiare una grande persona che ha dedicato tutta la sua esistenza e il suo impegno al fianco dei più bisognosi, alla ricerca della giustizia sociale e della solidarietà.

Assieme a Pellegrini sono stati premiati Ilaria Vescovi, Laurina Paperina, Franco Pedrotti, Arte Sella e Luigino Mattei.

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