Sentinelle di pace

È giunta alla terza edizione la rassegna estiva ospitata nei forti del Trentino. Che, in questo modo, diventano sempre più luoghi di riflessione e di cittadinanza

Non solo presidi a difesa del territorio e luoghi di memoria di un passato bellico che le iniziative legate al Centenario della Grande Guerra ricordano, ma anche spazio che ospita un progetto mirante alla promozione di un patrimonio culturale la cui funzione viene cesellata di anno in anno, consentendo il passaggio ad una destinazione che li rende mete culturali, simbolo di pace e strumento di valorizzazione naturalistica. “Sentinelle di Pietra” sono i forti disseminati nelle valli del Trentino ed è anche l'evocativo nome della rassegna estiva, giunta alla terza edizione, che narra “lo spettacolo della Storia nei Forti del Trentino”, presentata martedì 18 luglio a palazzo Festi a Trento, promossa dal Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento e curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e della Fondazione Museo storico del Trentino.

“Sono monumenti che rappresentano un monito rispetto alla guerra di cui sono stati testimoni”, ha esordito il direttore Francesco Nardelli. “Ma dopo essere stati oggetto di un significativo intervento di riqualificazione, l'auspicio è che sempre più la rete dei forti trentini veicoli la conoscenza del Sentiero della Pace che ne collega molti tra loro, consentendo una funzione di conoscenza della cultura della pace che li renda anche spazi capaci di intercettare interessi culturali e turistici, come per esempio con la mostra di arte contemporanea "Űbergang" (inaugurazione 4 agosto, ore 18.30, fino al 10 settembre, alla Tagliata Superiore di Civezzano) in cui gli artisti selezionati si confrontano con il concetto di passaggio e transizione, idea che lo stesso forte incarna”.

I forti possono diventare sempre più luoghi di riflessione e di cittadinanza, ha detto il direttore della Fondazione Museo storico Giuseppe Ferrandi, ricordando che verranno raccolte proposte sull'elaborazione del Terzo Statuto di Autonomia della Regione Trentino- Alto-Alto Adige/Sűdtirol e, perciò, “diventa ancora più stimolante per noi il compito di garantire l'accessibilità ad un patrimonio per ora parzialmente utilizzato (il circuito riguarda 15 dei 40 forti esistenti, ndr), cercando di sperimentare potenzialità e pluralità di approcci e linguaggi per aprirlo alla contaminazione tra arti”.

Tra le novità previste nel ricco programma curato dal consulente artistico Lanfranco Cis, vi sono le visite teatralizzate nei forti, spettacoli in cui attori e musici coinvolgeranno gli spettatori in un percorso sensoriale che li immergerà nelle sensazioni vissute dai soldati in trincea, a cura delle compagnie “Ardega” e “Miscele d'aria” che presenteranno, rispettivamente, “Come queste pietre è il mio pianto” e “Sensazioni forti”.

La rassegna, inaugurata da “Voci di trincea '17 Rosso Piave”, concerto multimediale proposto dal Gruppo Babaran venerdì 21 luglio alle 20.30, al Forte Belvedere, a Lavarone, proseguirà fino al 20 agosto con oltre venti appuntamenti, spaziando da spettacoli teatrali – "Peter Pan va alla guerra", con David Riondino e la partecipazione della Banda Civica di Pergine (22 luglio, ore 21.30 – Campana dei Caduti, Rovereto) e "Mato de Guera" (Compagnia "Il Satiro" con Gigi Mardegan, 6 agosto, ore 18.00 – Batteria Roncogno, Trento) a escursioni animate per famiglie a cura dalla Compagnia Teatri soffiati con "Due soldati al sole" e del Collettivo Clochart con "Dietro blocchi di roccia"; da mostre d’arte e riflessioni sull’autonomia a concerti di cori locali che propongono repertori artistici legati alla Grande Guerra, in collaborazione con la Federazione dei cori del Trentino.

Il calendario degli eventi (info: www.trentinograndeguerra.it e www.museostorico.it), a cui si aggiungono i numerosi appuntamenti organizzati dalle comunità locali, è consultabile in un'apposita brochure che è anche guida narrante gli aspetti salienti della storia dei forti, indicando le modalità per raggiungerli. Il Trentino si presenta come “museo a cielo aperto”, esplorabile lungo un tracciato di 520 chilometri che coincide con il Sentiero della Pace, e l'obiettivo che va oltre la ricorrenza del Centenario della Grande Guerra, come evidenziato in conclusione dal dirigente del Servizio Attività culturali della Provincia Claudio Martinelli, è proprio quello di valorizzare la dimensione di sviluppo locale, culturale civile che il territorio esprime, rendendo le "sentinelle di pietra" porta d'accesso ad una fruizione ad ampio raggio e in forme inedite di un patrimonio paesaggistico che dai Forti del Brione, sul lago di Garda, a quelli Dolomitici, passa per quelli cittadini: Batteria Roncogno, la Tagliata di Civezzano e la Tagliata di Cadine, candidata al riconoscimento del “Marchio del Patrimonio europeo”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina