Don Edy, operazione “ricordo”

Don Edoardo Cinzol, nella foto il secondo da sinistra
Operazione “ricordo” per la comunità di Pera di Fassa. Don Edoardo Cinzol, l’indimenticabile don Edy (1902-1988) sarà al centro di una pubblicazione che un piccolo comitato di redazione intende dare alle stampe.

Per questo hanno lanciato un appello a tutti coloro che conservano materiali (foto, scritti, documenti) ma soprattutto testimonianze orali necessari per ricostruire la figura di cappellano (e poi parroco) dal 1934 al 1980. “A trent’anni dalla sua scomparsa – affermano – intendiamo fissare sulla carta l’opera di un sacerdote che ha lasciato nella comunità un’importante eredità spirituale e civile”.

Don Edoardo Cinzol ha speso la sua vita quasi completamente in Valle di Fassa. Nei primi anni ’30 arrivò, come cappellano a Moena, poi si spostò a Pera dove rimase ininterrottamente fino al 1988, anno della sua morte. “Don Edy – spiega Cesare Bernard – è stato un pastore a tutto tondo. Oltre all’impegno ecclesiale, si fece promotore di iniziative d’avanguardia a favore della cittadinanza”. Non solo, prosegue, realizzò la nuova chiesa e il cimitero ma si impegnò per una serie di opere civili con grande lungimiranza. “Ricordo l’edificazione della scuola del paese che ora porta il suo nome, la costruzione della malga Jumela con relativo ‘lattodotto’ per non dimenticare la ripida strada che collega la frazione di Moncion al fondo valle”.

Si interessò anche del settore turistico in maniera del tutto originale. Infatti favorì l’apertura di case vacanza di parrocchie e diocesi di varie regioni italiane facendo conoscere, nel tempo, la Valle di Fassa a generazioni di persone. Don Edy era un cultore della scolarizzazione e non si limitò a erigere scuole. Avviò alla professione di insegnanti diversi giovani. Tra questi ricordiamo Tita Sommavilla (tuttora vivente) che ricorda come il giovane cappellano di Moena si propose di pagare gli studi nell’Istituto del Sacro Cuore a Trento.

Anche la “maestra Anna” all’anagrafe Anna Depaul, intraprese negli anni ’60 la strada di educatrice su sollecitazione di quel sacerdote che sapeva guardare lontano. Per inviare materiali sulla ricerca in atto utilizzare il seguente indirizzo di posta elettronica: recordon.don.edy@gmail.com.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina