Presentato il primo volume che racconta la storia del pattinaggio in Italia

Una gara allo stadio del ghiaccio
Oltre 17 interviste, più di 23 ore di registrazioni e ben duemila foto per raccontare lo stretto legame da sempre esistente tra il pattinaggio velocità e la comunità sportiva e sociale dell’Altopiano di Pinè. Questo è “Ice in the heart – il ghiaccio nel cuore”, il primo volume in Italia che racconta la storia del pattinaggio su ghiaccio ed oltre settant’anni di storia della disciplina e dei campioni, dirigenti ed appassionati che si sono cimentati prima sulla pista naturale del Lago di Serraia e quindi allo stadio del ghiaccio di Miola.

Il nuovo volume, frutto della sinergia tra Ice Rink Pinè Srl, Apt Pinè-Cembra, Federghiaccio Italiana e comune di Baselga, è stato presentato sabato scorso in riva al Lago di Serraia. Il libro si avvale della grande passione ed abilità di Pierluigi Bernardi, che ha raccolto quasi duemila foto che raccontano la storia degli sport sul ghiaccio a Baselga dalla metà degli anni ’40 sino all’inizio del nuovo Millennio, ed è arricchito da una serie di interviste del giornalista Renzo Maria Grosselli, che ha raccontato la storia e le vicende di 17 “testimoni del ghiaccio”.

“Il fenomeno del pattinaggio velocità a Pinè si può far risalire al 1° luglio 1948 e alla fondazione del Circolo Pattinatori Piné da parte del primo presidente Luigi Beato – spiega Pierluigi Bernardi – ma già nel 1946, subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale, si tenevano le prime competizioni sul ghiaccio del lago di Serraia”. Nel “racconto fotografico” del pattinaggio a Pinè vengono riproposte le prime storiche competizioni sul lago di Serraia, “la pista di Miola” (in terra battuta, artificiale e interna), i grandi eventi, le discipline, la tecnica ed il cuore.

Ogni fotografia è accompagnata da ricche e dettagliate didascalie in italiano e in inglese, con tanti dati su risultati degli eventi internazionali, le “Piné 24 Hours”, i record della pista di Serraia e dell’Ice Rink Piné e gli atleti pinetani più titolati.

L’importanza e la cura della ricerca è stata sottolineata durante la presentazione dal presidente nazionale della Federghiaccio Andrea Gios e dal consigliere Isu Sergio Anesi, presenti con atleti e dirigenti del passato come Giuseppe Morelli, Gioacchino Cristelli, Attilio Tomasi e Adriano Fontana, ma anche dai campioni olimpici come Roberto Sighel e Matteo Anesi (medaglia d’oro a Torino 2006) ed alcuni atleti azzurri come Andrea Giovannini e Mirko Nenzi. “In 70 anni di storia il pattinaggio ha trasformato il volto di Pinè – conclude Bernardi – lo sport del ghiaccio ha regalato al Pinetano un’immagine unica nella comunità trentina ed internazionale, grazie anche all’Ice Rink Piné centro federale che si spera possa essere coperto e completato”.

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