Sul Baitol “parlano” le baracche

La memoria attiva della Guerra mondiale, che deve spingere all'impegno per la pace e la nonviolenza, passa anche attraverso il recupero “sul terreno” delle tracce lasciate dal conflitto. Sette baracche austroungariche nella zona pinetana del Lagorai sono state “studiate” a partire dal 2015 dal gruppo alpini di Bedollo con la consulenza dello storico Luca Girotto e quindi restaurate nell'estate scorsa in collaborazione con le ASUC pinetane di Miola, Vigo e Montagnaga e dal gruppo alpini di Bedollo che hanno ora completato il restauro con il Comune di Bedollo e della Provincia autonoma di Trento.

“Le abbiamo ricostruite rispettando le loro caratteristiche originali, spiega Alessio Ioriatti, documentate da alcuni pannelli illustrativi sulle vicende belliche, pure con immagini d'epoca fornite dalla signora Arianna Kasser”. Domenica 30 luglio si terrà la giornata d'inaugurazione del ripristino dei baraccamenti sul monte Baitol a quota 2318, raggiungibili con un'ora e mezzo di cammino a piedi da Malga Fregasoga.

Dopo l’alzabandiera previsto alle ore 10 – con i vessilli italiano, austriaco e significativamente europeo – ci saranno gli interventi illustrativi del progetto culturale e poi la Santa Messa concelebrata dall’Arcivescovo emerito Luigi Bressan e dal rosminiano don Carmelo Giovannini. Seguirà il pranzo per tutti a malga Fregasoga, con la presenza prevista anche di delegazioni di Kaiserjager e della Croce Nera Austriaca.

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