Con passo sinodale

Partire alle 4 del mattino, e per di più sotto la pioggia, non è di tutti i giorni. Però questa partenza mattutina e bagnata, il 19 agosto dalla Basilica di Sanzeno, è stata ampiamente gratificata dalle parole che mons. Giancarlo Bregantini, vescovo di Campobasso-Bojano, ha donato ai numerosi partecipanti (più di duecento nell’ultimo tratto).

Il tema era quello della sinodalità del cammino e dal pellegrinaggio diventava icona di realtà più ampie, quella delle parrocchie dell’alta valle, attraversate durante il cammino, quella anche della Diocesi. Un tema particolarmente caro a monsignor Bregantini, perché nella sua Chiesa diocesana si è aperto da poco un Sinodo, ma è contemporaneamente un tema che coinvolge ogni battezzato. Partendo da alcuni episodi del Vangelo il Vescovo Giancarlo ha delineato dei filoni di approfondimento che vogliamo qui sintetizzare attraverso alcune parole.

Per camminare insieme con stile sinodale dobbiamo cercare Gesù senza stancarci. Siamo chiamati a metterci in gioco, a non restare alla finestra, ad uscire e porci in cammino con lui, a seguirlo con tanto coraggio e dedizione.

Per camminare insieme tra di noi e col Signore Gesù dobbiamo avere un cuore retto, che si lascia interrogare, perché crede nelle proposte del Signore ed è fiducioso nel futuro.

E non è un cammino impossibile se fatto intrattenendosi insieme, dialogando, conversando, perché senti che la sorella e il fratello ti rendono dolce il viaggio. Confrontarsi lungo la via ed esprimere anche la gioia, non solo le preoccupazioni, una gioia che diventa contagiosa, rappresenta un requisito importante.

Ognuno però ha il suo passo e questa diversità è una ricchezza purché però sappiamo aspettarci lungo la strada, non perderci di vista ma attenderci per arrivare insieme alla meta.

A chi obietta che la situazione è più che altro grigia, che ci sono solo difficoltà, che non si vedono risultati ma solo problemi, mons. Bregantini ha rivolto l’invito a credere nella forza della presenza di Dio dentro le situazioni che a noi sembrano sterili, a seminare abbondantemente senza guardare ai risultati, ricordandoci che nelle fatiche più grandi non siamo noi a portare Dio ma è lui che porta noi.

Un invito quindi all’impegno costante e fiducioso, mai da soli ma sempre con le sorelle e i fratelli che abbiamo accanto, senza paura e con costanza. Questo è lo stile “sinodale”.

Per sottolineare anche visivamente tale realtà, ad ogni partecipante è stato messo al collo un pezzo di un puzzle, realizzato per l’occasione da Fabio Vettori, con le formichine in cammino tra le chiese della valle. Ad ognuno una tessera per comporre il quadro intero.

Ogni partecipante, a sua volta, ha aderito, col suo contributo, ad un progetto di solidarietà verso i detenuti del carcere di Campobasso. “Voli di libertà” così si chiama la cooperativa che opera all’interno del carcere con una falegnameria specializzata principalmente in prodotti per apicoltorie con un laboratorio di cereria e che all’esterno del carcere gestisce direttamente il proprio apiario, ottenendone miele e cera.

Al Santuario della Madonna di Senale la chiesa si è poi riempita di tante altre persone giunte per la celebrazione dell’Eucaristia con il vescovo originario di Denno, famoso per il suo impegno contro la 'ndrangheta, salito appositamente dal Molise per accompagnare i pellegrini e che ha donato ai presenti la testimonianza dei primi segni della sua vocazione, ricordando un pellegrinaggio proprio in quel santuario mariano quando era ancora bambino.

Il coro del gruppo Samuele, organizzatore del pellegrinaggio, quest’anno alla trentesima edizione, ha accompagnato la Messa con i canti nello stile di Taizè.

Il gruppo, interparrocchiale fin dai suoi inizi, che ricorda quest’anno i 45 anni di preghiera per la causa ecumenica, è spesso presente col canto nelle celebrazioni decanali ma ha il suo fulcro nella preghiera del venerdì sera, centrata sulla Parola: questo incontro è alle 20.30 a Sanzeno, ogni settimana dell’anno e tutti sono invitati.

Mentre l’estate si avvia al termine facciamo tesoro, come singoli e come chiesa, delle parole ascoltate, per camminare insieme in stile sinodale nell’anno pastorale che abbiamo davanti.

Vanda Giuliani

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