Vaccini, scatta l’obbligo. Così si torna a scuola

In Trentino sono 4.500 i bambini e le bambine tra 0 e 6 anni che non sono vaccinati, 14 mila se si considera il periodo fino ai 16 anni, per il quale vige l’obbligo imposto per legge

“Una copertura vaccinale alta è importante, sia per la tutela dei singoli bambini sia dell’intera comunità”

Da settembre scatta l’obbligo vaccinale introdotto per legge dal Ministero per i minori da 0 a 16 anni, pena la non iscrizione di bambini e bambine al nido e alla scuola materna e il pagamento di sanzioni fino a 500 euro per i genitori che hanno figli tra i 6 e il 16 anni e che frequentano la scuola dell’obbligo.

In Trentino sono 4.500 i bambini e le bambine tra 0 e 6 anni che non sono vaccinati, 14 mila se si considera il periodo fino ai 16 anni, per il quale vige l’obbligo imposto per legge. Nella nostra provincia ci sono 86 mila minori: uno su sei risulta, quindi, non conforme alle vaccinazioni previste.

Il sistema sanitario e quello scolastico hanno messo a punto procedure semplificate rivolte alle famiglie per aderire alle novità introdotte dalla legge. L’azienda sanitaria sta inviando in queste settimane una comunicazione a tutte le famiglie con figli tra 0 e 6 anni per spiegare cosa fare. Nel caso di minori tra 6 e 16 anni, l’Azienda sanitaria invierà una comunicazione soltanto alle famiglie con figli non vaccinati. E anche gli istituti scolastici sono al lavoro per raccogliere la documentazione.

“Abbiamo approntato l’organizzazione per poter mettere tutti in regola nei tempi più brevi possibile”, spiega l’assessore provinciale alla salute Luca Zeni. “Una copertura vaccinale alta è importante, sia per la tutela dei singoli bambini sia dell’intera comunità. È una scelta di salute pubblica che vogliamo portare avanti con le migliori modalità organizzative possibile”.

Due le scadenze per presentare la certificazione di vaccinazione: il 10 settembre per i minori tra 0 e 6 anni e il 31 ottobre per gli iscritti alla scuola dell’obbligo. Termini su cui il Ministero non concederà deroghe.

Intanto in Trentino le minoranze hanno chiesto la convocazione di un consiglio provinciale straordinario per proporre di posticipare le sanzioni previste per chi non rispetta l’obbligo vaccinale.

a cura di Sara Marcolla

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