Welfare, in arrivo l’assegno unico per 40 mila famiglie

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Contrasto alla povertà. Coinvolgerà 40 mila famiglie in tutto 140 mila persone l’assegno unico provinciale, in vigore dal primo gennaio 2018. Un investimento per la Provincia da 75 milioni di euro. L’assegno  mette insieme tutte le risorse ad oggi dedicate al reddito di garanzia, all’assegno regionale al nucleo familiare, all’abbattimento delle tariffe degli asili nido e tagesmutter, all’assegno integrativo invalidi. Il beneficio viene esteso anche ai nuclei familiari con Icef superiore a 0,13 e fino a 0,16. Inoltre l’aiuto alle famiglie con un solo figlio è stato esteso fino a 18 anni, 11 in più rispetto ad oggi. La misura può essere cumulata con il Rei, il reddito di inclusione sociale recentemente varato dal Governo nazionale. 

Sono previsti anche dei vincoli di condizionalità, “per stimolare i beneficiari ad attivarsi per uscire dalla situazione di indigenza” ha spiegato il vicepresidente Olivi . (Ascolta audio qui sotto

La durata prevista, a differenza delle misure precedenti, che avevano verifica quadrimestrale, è di dodici mesi, rinnovabili.

Assegno unico, domanda unica da presentare all’Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa o ai patronati. Per il primo anno di applicazione la domanda potrà essere presentata da metà ottobre 2017 a fine marzo 2018.

Soddisfatto il segretario generale della Cgil, Ianeselli “Ora auspichiamo che la Provincia – dice Ianeselli – rafforzi le risorse a disposizione, decidendo di investire sull’assegno unico quelle risorse che resteranno nelle casse trentine con l’introduzione del reddito di inclusione sociale ” . Mentre la Uil chiede di definire le risorse necessarie con certezza e di cambiare il calcolo dell’indicatore del patrimonio. 

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