È (ri)nata una Stella

Il Complesso Stella
Correva l’anno 1967 e in tutta Europa dominava la scena il gruppo musicale inglese dei Beatles, attivo dal 1960 al 1970. La formazione segnò un’epoca nella musica, nel costume, nella moda e Pop Art e lasciò la sua impronta indelebile, lanciando un nuovo genere musicale, ma non solo; i quattro cantanti di Liverpool si presentavano con i capelli lunghi e i giovani dell’epoca li emularono, cambiando acconciatura e diventando come loro, “capelloni”.I capelli lunghi, furono il simbolo anticonformista di rottura con la società adulta, diventando il segno della protesta giovanile e della critica al sistema. Erano gli anni in cui nasceva la contestazione giovanile, che esploderà nel 1968, nel mondo accademico, partendo dalla facoltà di Sociologia di Trento e dalla Sorbona di Parigi e dilagando nelle piazze delle capitali europee e d’oltreoceano.

Una rivoluzione culturale a tutto tondo. Erano i “mitici” anni sessanta e in questo nuovo contesto politico, sociale, economico e culturale, in pieno “boom” economico, era un fiorire di complessi musicali in tutti i paesi del globo; erano quelli gli anni della mitica cinquecento, anni in cui; c’era, soprattutto da parte dei giovani, il bisogno e la voglia di scrollarsi di dosso gli orrori delle passate guerre, e dei regimi fascisti, di cambiare, di aprirsi ad un mondo nuovo, pieno di speranze.

Anche Palù non poteva rimanere insensibile a questa ondata di rinnovamento e nel nostro piccolo paese, cinque baldi giovani – Riccardo Pellegrini (tastiere e fisarmonica), Fabio Brugnara (chitarra e voce), Quinto Pellegrini (chitarra e voce), Ezio Weber (sax e voce) ed Ezio Sebastiani(batteria) – sulla scia di quello che accadeva in altre realtà territoriali , fondarono un nuovo soggetto musicale: “Il Complesso Stella”, che si costituì ufficialmente il 7 febbraio 1967.

Il nome “Stella”, venne suggerito da Carlo Segesti, di Serci, amico, nonché autista del gruppo, che innamorato della canzone “Stella D’argento” di Gino Santercole, propose il nome che i cinque approvarono all’unanimità. Con il supporto di fedeli collaboratori fra cui padre Luigi Moser dei Menghi, fotografo ufficiale, e Lorenzino Pellegrini nel ruolo di top manager, cassiere e tuttofare, iniziò così la grande avventura.

Il primo concerto si tenne a Capriana all’albergo Miravalle, in occasione del veglione di carnevale. Il successo non tardò ad arrivare; le loro performances erano richieste in varie località: limitrofe, provinciali e regionali; dovendosi spostare con strumenti musicali, amplificatori e impianti voce, i membri del gruppo, il 2 luglio 1970, pensarono di acquistare un furgoncino Volkswagen per rendere più agevoli gli spostamenti in tournee; si ebbe anche l’idea di stampare una foto del gruppo, da distribuire alle numerose fans, che seguivano ovunque il Complesso Stella, foto ritoccata da Fortunato Pellegrini, che all’epoca lavorava in una tipografia di Trento.

Anche l’abbigliamento era quello in voga nei ruggenti anni sessanta: pantaloni scuri, camicia rigorosamente bianca, cravatta o papillion e in certe serate anche la giacca. I capelli di cantanti e musicisti del gruppo venivano acconciati rifacendosi alle pettinature dei Beatles, al ciuffo dei fratelli Kennedy e all’acconciatura di Elvis Presley. Il loro repertorio ripercorreva ,i grandi successi nazionali ed internazionali e, in certe occasioni, venivano proposti anche famosi valzer di Strauss per gli appassionati del ballo liscio.

Col passare degli anni la fama è aumentata e il complesso ha arricchito il suo repertorio musicale per andare incontro alle richieste dei fans. Nell’arco di mezzo secolo, alcuni membri del gruppo hanno lasciato il posto ad altri validi cantanti e musicisti, che hanno contribuito a dare nuova linfa vitale al complesso Stella. Dall’anno 2010 e fino al 2016, il complesso ridusse al minimo la sua attività canora esibendosi saltuariamente, in forma ridotta solo in particolari occasioni.

Nel 2016 la grande passione per la musica prevalse e fu la motivazione che fece scattare con grande determinazione il desiderio e la voglia di riprendere un cammino musicale mai del tutto interrotto. E la storia continua. Domenica 3 settembre il gruppo ha festeggiato nella piazza principale di Palù, i suoi primi 50 anni di attività.

E la piazza, quella sera, pareva lo scrigno delle meraviglie, apertasi alla comunità che così ha potuto ritrovarsi insieme, come non accadeva ormai da anni perché le nostre piazze, quelle reali, con l’arrivo delle nuove tecnologie, velocemente, sono state soppiantate dalle piazze virtuali che hanno i nomi di Facebook, Twitter, Instagram e Whatsapp.

Che bello vedersi dal vivo, potersi parlare faccia a faccia, avere l’opportunità di comunicare emozioni, sensazioni, opinioni, di commentare, di condividere sentimenti, di fare il “filò” come un tempo. In contatto con la vita vera, in una piazza vera, che insegna a comunicare le emozioni autentiche della vita attraverso i suoi codici più semplici.

Così, domenica, moltissimi compaesani si sono stretti attorno al mitico complesso Stella e alla fine del concerto, tutti in piedi, con un grande applauso, hanno voluto porgere ai musicisti i migliori auguri per i suoi primi 50 anni di attività, con l’auspicio che i concerti continuino ad allietare ancora per tanti tanti anni, le loro comunità nelle piazze reali.

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