Meno spreco, più guadagno

Il provvedimento punta anche a sviluppare il consumo responsabile e, con il recupero e il riutilizzo, a ridurre i rifiuti

Lotta allo spreco, solidarietà sociale, salute e rispetto dell'ambiente. E' quanto si propone il testo unificato dei tre disegni di legge dei consiglieri Chiara Avanzo (Patt), Mattia Civico (Pd) e Walter Viola approvato all'unanimità, martedì 12 settembre, dal Consiglio provinciale di Trento.

“Si fissano alcune regole in sintonia con le norme europee e la legge nazionale Gadda del 2016, che ha messo ordine a livello nazionale su questo importante servizio che impatta su diverse politiche”, spiega Walter Viola.

La legge punta ad incrementare il recupero e la distribuzione di eccedenze di alimenti o di altri beni mobili come i farmaci e i vestiti, beni che sarà la Giunta provinciale ad individuare per le persone indigenti, sentita la commissione consiliare competente. In secondo luogo il provvedimento mira a sviluppare il consumo responsabile e, con il recupero e il riutilizzo dei prodotti, anche alla riduzione dei rifiuti.

Per realizzare queste finalità la legge prevede che la Provincia assegni contributi finanziari importanti, anche fino alla copertura totale delle spese, ad esempio per magazzini e mezzi di trasporto, a sostegno delle associazioni di volontariato attive in questo campo. “Si fa leva sulle realtà del privato sociale che già offrono sul nostro territorio un’attività virtuosa, pensiamo al Banco Alimentare, a Trentino solidale, alla Caritas – prosegue il consigliere di Progetto Trentino – sostenendo il loro servizio, ad esempio, per i costi di gestione nella raccolta di alimenti e farmaci, per l’affitto di immobili, per l’informatizzazione”. Potranno essere aumentati gli incentivi anche alle imprese agricole, commerciali e della ristorazione che perseguono le finalità della norma e decidono quindi di operare a favore del recupero e della distribuzione delle eccedenze di cibo e altri prodotti. “La collaborazione fra i diversi soggetti coinvolti, dal pubblico al Terzo settore e dell’economia solidale – conclude Viola – farà riferimento ad un Tavolo di coordinamento, mentre un sistema provinciale informatizzato di raccolta dei dati favorirà l’incontro tra la domanda e l’offerta delle eccedenze con una conseguente riduzione degli sprechi e dei rifiuti”.

Il contributo della legge diventa importante anche per limitare gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute alimentati dagli sprechi di cibo. I dati sono impressionanti: 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti all’anno, 300 kg pro capite di cui circa 95-120 avviene tra le mura di casa. L’Italia fa parte della classifica, siamo al sesto posto con quasi 9 milioni di tonnellate di alimenti sprecati ogni anno, che si traducono in circa 400 euro a famiglia. “Uno spreco che è anche spreco di risorse ambientali ed economiche, un paradosso tutto moderno che vede la compresenza di fame e di obesità – sottolinea Mattia Civico – con 155 milioni di bambini obesi e 148 milioni di bambini affamati, mentre 36 milioni di persone muoiono ogni anno di fame a fronte di chissà quante muoiono di malattie metaboliche o cardiache”. Per tali considerazioni “Occuparsi di contrasto allo spreco e recupero delle eccedenze non è solo un’azione di giustizia – osserva Mattia Civico – ma un’azione che ha un valore etico e di tutela dell’ambiente”.

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