San Lorenzo, gioiello sul Garda

Nel Tennese, sul percorso che collega il Garda con le Giudicare una chiesetta custodisce opere d'arte di grande interesse

Un piccolo gioiello, restituito alla comunità di Tenno. Sono terminati nelle settimane scorse i lavori di restauro alla chiesa di San Lorenzo, situata all’estremità meridionale dell’abitato di Frapporta, uno dei più suggestivi insediamenti dell’Alto Garda.

Avviata nel 2013, l'opera di sistemazione e recupero è frutto di una felice collaborazione tra le tre Sovrintendenze – storica, architettonica ed artistica – dei Beni culturali della Provincia e la committenza, la parrocchia dell'Immacolata, in particolar modo nella persona di padre Franco Pavesi.

“Il primo contatto con padre Franco risale tuttavia al 1998 – spiega l'architetto Carlo Piccoli, progettista e direttore del restauro – quando ci venne segnalata una situazione di precarietà causata soprattutto dall'umidità: la chiesa andava recuperata, non solo sotto il profilo artistico ma anche architettonico e storico, partendo da un monitoraggio delle infiltrazioni. Nel 2002 venne redatto un progetto di restauro, poi bloccato per mancanza di fondi, che prevedeva una visione d'insieme di quelli che avrebbero dovuto essere gli interventi necessari. Ma i lavori sono potuti partire solo nel 2012”. La prima consistente fase di restauro architettonico ha comportato dunque il rifacimento del tetto (originariamente in pietra e senza scolo, oggi in legno d'abete e con grondaie), il consolidamento della parte alta delle pareti laterali (a garanzia di un miglioramento antisismico) e l'inserimento lungo il perimetro di tubi drenanti. Nella seconda fase si è invece passati agli elementi artistici, con interventi di pulizia degli affreschi, di fissaggio delle parti pittoriche e dell'intonaco, che hanno infine portato al recupero totale della chiesa. “Il risultato – commenta Piccoli – è un'uniformità conservativa della struttura che permette, anche ad occhi inesperti, la lettura di tutte quelle informazioni che testimoniano le evoluzioni storico-artistiche e sociali che la chiesa ha conosciuto nel tempo”.

L’edificio, di epoca tardoromanica, è costituito da un’aula ad unica navata e da un’abside semicircolare che all’esterno ingloba interessanti fregi che si riferiscono ad una struttura più antica, databile tra i secoli VIII e IX d.C.. Al suo interno la chiesa accoglie alcuni primi esempi della pittura trentina, risalenti al 1150, mentre l’iconografia gotica è testimoniata da un Cristo in mandorla e da un Giudizio universale dipinto nel 1384 da Giuliano d’Avanzo. Altri affreschi risalgono invece al XVI secolo e sono forse da mettere in relazione con il soggiorno tennese del cardinale Adriano Castellesi da Corneto, richiamato sia in una dedica sulla parete sia nell'iscrizione del timpano del portale.

“Tra gli ultimi ritrovamenti, interessanti seppur di difficile interpretazione, vi sono i resti di una pavimentazione antica, sotto l'attuale, e di una tomba con ossa umane rinvenuta nel pronao, a conferma della presenza di un'area cimiteriale di epoca medievale – conclude Piccoli – Appare dunque chiaro come nel corso dei secoli San Lorenzo sia stata oggetto di numerose opere di sistemazione, spesso messe a punto con materiali poveri, ma che proprio grazie alla loro frammentazione ci permettono d'interagire con la storia e i segreti non solo di una chiesa, ma anche di un'intera comunità».

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