Malattie reumatiche, rompere il silenzio

Il convegno promosso dall’Atmar – Associazione Trentina Malati Reumatici, in collaborazione con l’Unità operativa di reumatologia diretta dal dottor Giuseppe Paolazzi, lo scorso fine settimana a Trento presso la Fondazione Caritro ha rappresentato un momento prezioso di confronto tra pazienti affetti da malattie reumatiche e medici. L’associazione di volontariato è in prima linea da più di vent’anni nel promuovere attività di riabilitazione, iniziative di sostegno psicologico, corsi di auto mutuo aiuto, conferenze informative sulle patologie reumatiche, che sono in costante aumento in tutto il mondo. Anche l’appuntamento di quest’anno ha permesso di affrontare il panorama delle patologie reumatiche con un respiro ampio, offrendo informazione e orientamento alle persone che ne sono affette grazie al contributo di specialisti ed esperti.

In Trentino ad oggi i malati sono circa tremila, e tra di loro i bambini sono 150. L’impatto sul mondo del lavoro delle malattie reumatiche è enorme e imponenti i costi sociali, dato che i reumatismi sono ai primi posti tra le cause di invalidità. Artrite reumatoride, osteoporosi e fibromialgia sono tra le patologie più diffuse. Fattori genetici, età e inquinamento tra i fattori principali dell’aumento delle persone colpite. “Sono malattie complicate, orfane di terapie, per questo sono importanti la diagnosi precoce e la continua ricerca”, spiega la presidente di Atmar, Lucia Facchinelli. “Molte malattie reumatiche non hanno una causa sconosciuta, ma gli studi scientifici recenti hanno dimostrato che i fattori ambientali, quali l’inquinamento, o fattori che incidono su una predisposizione genetica possono scatenare questo tipo di malattie”. La diagnosi precoce è molto importante.

Al convegno è stata data con rilievo la notizia della donazione, da parte dell’associazione, di due strumenti sanitari all’Azienda sanitaria trentina: un ecografo portatile e un tonometro per le uveiti, per un valore complessivo di 20 mila euro. “Come sezione pediatrica dell’associazione abbiamo acquistato una lampada a fessura e un tonometro che sono utilizzati nell’ambulatorio di oculistica per il monitoraggio delle uveiti, che sono complicanze tipiche dell’artrite reumatoide”, precisa Facchinelli.

La disponibilità di maggiori conoscenze intorno alle malattie reumatiche fa sì che oggi chi ne è affetto possa disporre di una migliore qualità della vita, rispetto al passato. “Fondamentale è il supporto della rete parentale e dell’associazionismo, che è quello che noi come Atmar cerchiamo di fare ogni giorno, così come la sensibilizzazione dell’opinione pubblico: più se ne parla, più si esce dallo stigma sociale di queste malattie, considerate malattie del silenzio”, conclude la presidente Facchinelli.

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