L’integrazione si costruisce

Le ospiti degli appartamenti di Piazze cuciscono i grembiulini per i bimbi della scuola
Si sono conclusi positivamente due progetti di inclusione e valorizzazione che hanno coinvolto i migranti e la comunità dell’Altopiano.Una vera inclusione per creare comunità e solidi legami di convivenza e partecipazione attiva alla vita sociale. In questa settimana in molte comunità trentine si vive la “Settimana dell’Accoglienza” con tanti appuntamenti e iniziative promossi da decine di associazioni, enti, cooperative e parrocchie che vivono e sperimentano concretamente la solidarietà e l’accoglienza verso le tante forme di marginalità sociale, povertà e fragilità.Il tema scelto quest’anno, “Dalla comunità alla comune umanità”, invita a superare etichette, muri fisici, mentali e culturali per scoprirci membri attivi e responsabili di una comune umanità. L’accoglienza non è una dimensione astratta o episodica, ma diventa l’invito a “mettere in comune” la nostra umanità: solo rendendo migliore la vita degli altri è possibile migliorare ed arricchire la nostra esistenza quotidiana.

Questo lo spirito che ha animato nelle scorse settimane anche la comunità di Baselga e dell’Altopiano di Pinè che, sin dal gennaio 2015, ha accolto prima a Miola e quindi a Piazze di Pinè, ragazzi e famiglie arrivati in Italia dall’Africa Subsahariana, dal Bangladesh e dal Medio Oriente. Un’esperienza d’accoglienza, tra le prime avviate nei comuni e comunità periferiche trentine, nata tra tante perplessità e qualche malumore, ma che ha visto crescere un po’ alla volta una vera solidarietà e partecipazione generosa di tante realtà civili e sociali, associazioni e parrocchie.

Così nel mese di luglio è partito un progetto di volontariato che ha visto impegnati nove ragazzi, richiedenti asilo e residenti nella struttura di Miola, nello svolgimento di lavori di cura e di riordino di aiuole, parchi e sentieri di montagna presenti in alcune frazioni di Baselga. “I ragazzi a gruppi di tre sono stati impegnati nei parchi e nei giardini delle frazioni di Tressilla, Sternigo-Ricaldo e Rizzolaga, in collaborazione con i comitati Asuc e i volontari della “cooperativa C.a.S.a”, spiega Giuliana Sighel assessora alle attività sociali di Baselga. “Tre giorni alla settimana sono stati chiamati a svolgere piccole attività per alcune ore della mattinata. Si è trattato di lavori svolti su base volontaria e gratuita, ma che hanno permesso ai ragazzi di conoscere più da vicino l’ambiente dove vivono, e venire a stretto contato con la comunità che gli ospita”.

Significativa anche l’attività svolta con alcune donne straniere ospitate negli appartamenti di Piazze di Pinè. “Grazie ai volontari della cooperativa C.a.S.a e del Gruppo Donne di Tressilla quattro signore sono state coinvolte nel confezionamento dei grembiulini per i bambini che hanno iniziato a settembre la scuola dell’infanzia”, spiega ancora Giuliana Sighel. Per realizzarli sono state utilizzate stoffe riciclate fornite dalle famiglie (la camicia di lavoro dismessa di tanti papà…). “In questo modo – aggiunge Sighel – vi è stato uno scambio di conoscenze, la valorizzazione del lavoro e delle capacità femminili, con un occhio ai temi della sostenibilità, della tutela dell’ambiente e del riutilizzo di materiali ancora utili, combattendo lo spreco”.

Integrazione e ricerca di un futuro migliore che è passata dalla promozione di attività utili all’intera comunità. “La festa dedicata al mondo africano organizzata lo scorso 15 settembre, è stata l’occasione per consegnare i 30 splendidi grembiulini. Si è conclusa così la prima fase dei progetti – conclude l’assessora – ma altri sono in cantiere per il periodo natalizio. La solidarietà e l’integrazione non si fermano e vanno costruite ogni giorno, iniziando dalle nostre scuole e famiglie”.

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