Operatrice di pace

Un Leone d’Oro per un cinema libero e indipendente. E’ la prima volta che a Venezia premiano – attraverso le donne di fede per la pace – la solidarietà e il dialogo. L’importanza della storia e delle origini, vale per Lia Beltrami; la storia e le origini vale per tutti se dedichiamo attenzione e cura alle nostre vite, a quelle degli altri. Si sono festeggiati i 20 anni di Religion Today (e i 50 di una brava regista) in un affollato incontro all’Aula Magna del Seminario di Trento.

Il vescovo Lauro non ha voluto mancare e questo riconoscimento. Lo dobbiamo leggere, osserva, come un segno dei tempi; anche il mondo del cinema, di solito così ovattato e fatto di lustrini si accorge che occorre praticare segni di pace. Essere operatori di pace. Basti pensare al dottor Spagnolli – dice don Lauro – che ha saputo guarire le malattie, le ha risanate e superate, anche la sua, dedicandosi ancor con maggiore slancio agli altri. “Amando si sta anche meglio: è il benessere dell’amore!”. O basti pensare a padre Livio Passalacqua, un uomo e un religioso che 50 anni fa, arrivato a Trento, ha osato sognare la pace. E la galassia odierna di Villa Sant’Ignazio lo sta a dimostrare che la pace si può realizzare tra le persone e genti provenienti da ogni dove. La fine dei confini, è questa la sintesi della vita credente, per il nostro vescovo. “Il credente non ha confini, e se vuole un confine è il volto dell’altro. Incontrando il volto dell’altro cadono i confini e, insieme, cadono le frontiere, i muri, i fili spianati”.

Ed in questo ambito di apertura di vita è bello valorizzare una nostra donna che ha creato ponti, superato i confini, a partire da quelli dell’Etiopia, dell’Africa, del Medioriente: Lia che raccoglie e accoglie le persone più diverse. Lia con una nostalgia infinita di padre Paolo Dall’Olio (“Sento che è vivo, spero si manifesti al più presto”). Lo fa in Etiopia, in Siria, in Israele e Palestina. In tutti i viaggi che ha intrapreso, in tutto il mondo – ed ha davvero viaggiato in lungo e in largo il Medioriente e l’Africa – ovunque ha stretto amicizia e amore. Conquistando nuovi amici, nuovi orizzonti, nuove persone appartenenti a qualsiasi religione, figli dello stesso Padre. Sembrava conoscere tutti – è il commento delle amiche e amici convenuti. E’ grande il suo calore umano, l’apertura mentale, “con i suoi grandi occhi pieni di stelle!”. Le testimonianze sono concordi: è una donna ottimista, gentile, positiva. Essere, fare, donare, sognare sono verbi all’infinito a lei confacenti e che ben descrivono la sua persona. E’ questo l’intento di un incontro ben partecipato, confidenziale, “intimo”. Ed è lei, Lia Beltrami, a ringraziare tutti. A cominciare dalla sua famiglia, generosa, un padre autorevole e amoroso, la mamma immensa che non smette di incitarla, lanciarla oltre –la invita di continuo a superare gli ostacoli, a non avere paura, confidare e fidarsi. Non una famiglia da mulino bianco, momenti belli e momenti difficili, come per tutti. Ma nell’amore si trova sempre la forza per andare avanti, Leone d’Oro.

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