Gioia da riscoprire

Un corso sulla Evangelii Gaudium alla Scuola Diocesana di Formazione Teologica

Nel discorso di chiusura del Convegno della Chiesa Italiana a Firenze (novembre 2016) – discorso che mons. Brambilla vescovo di Novara e vicepresidente della CEI, ha definito una vera e propria enciclica alla Chiesa italiana ma di fatto sconosciuto ai più – Papa Francesco ha invitato tutte le Diocesi italiane a riprendere in mano l’Evangelii Gaudium, Esortazione Apostolica sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale.

Superando l’espressione un po’ ambigua di ‘nuova evangelizzazione’, il Papa parla semplicemente della necessità per ogni cristiano di testimoniare e annunciare il Vangelo come ‘gioia’ per la vita di ogni uomo e donna. Il vangelo, infatti, è sempre da annunciare, in ogni tempo e in ogni luogo.

Come si sa, l’esperienza della gioia non è da confondere con l’esperienza della soddisfazione personale e professionale per la buona riuscita del proprio impegno, della propria applicazione alla cosa da fare. La gioia è un’esperienza di gratuità, la gioia viene da ciò che le nostre mani non hanno prodotto, la gioia viene da una iniziativa altra rispetto a noi e che tuttavia corrisponde profondamente al desiderio di essere che anima ogni esistenza.

Ecco, la gioia è il dono della Buona Notizia che in Gesù il Cristo, Dio si è fatto come noi perché noi diventiamo come Lui. In parole più laiche, la gioia del vangelo dice che nella fede in Gesù, lungi dallo sminuire la nostra umanità, la realizziamo, lungi dal divenire meno uomini, come a volte si crede, in realtà troviamo la verità della vita.

Tuttavia questa gioia, questa possibilità di pienezza di vita che viene offerta dal Vangelo, chiede di essere sempre conosciuta, di nuovo approfondita perché la sua è una Verità inesauribile, è una Verità che attrae perché in essa ogni desiderio trova il suo compimento.

Quanto più nel nostro tempo in cui i tradizionali riferimenti religiosi sembrano scomparsi o incapaci di portare a parola la connaturale dimensione religiosa di ogni vivere, come il nascere, l’amare, l’avere dei figli, la debolezza della malattia, l’enigma della morte.

Il corso, tenuto dal prof. Romolo Rossini, si propone, attraverso la lettura e l’approfondimento dei passi più significativi dell’Esortazione, di far vedere l’attualità e la bellezza del Vangelo per l’uomo e la donna della nostra società, una società per lo più urbana, segnata dalla paura del futuro e dalla incertezza sul senso del vivere. È aperto a tutti e si tiene il sabato mattina dalle 10 alle 11.30, a partire dal 18 novembre fino al 20 gennaio per un totale di sei incontri, presso il Seminario, sede della Scuola, in Corso III Novembre 46.

Per informazioni e iscrizioni : scuolateologia@diocesitn.it – 0461 912007.

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