L’umiltà della Piccola Mamma

Nel pomeriggio di domenica 12 novembre la chiesa parrocchiale di Mattarello era stracolma di fedeli, in maggioranza venuti da varie città del veneto e da altri luoghi, per ricordare il 31° anniversario della nascita al cielo della Piccola Mamma, al secolo Enrichetta Bianchi Carollo.

È per me ogni anno fonte di nuovo stupore, gioia e commozione, il vedere come, anche a 31 anni dalla sua nascita al cielo, un'umile donna come la Piccola Mamma riesca a radunare tanti figli in preghiera nella chiesa di Mattarello, in una celebrazione che sa di cielo.

Bellissime le meditazioni di Gianni, di Bolzano – un amico della Piccola Mamma -, sui misteri del Rosario! Uno stimolo e un esempio per tutti – anche per i cinque preti celebranti -, di quanto importante sia il ruolo dei laici profondamente credenti, per il bene della chiesa e della società. Molto bello il richiamo che la Piccola Mamma gli faceva sulla necessità di rivestirsi della virtù dell'umiltà. "Infatti – ha detto – Dio ha prescelto Maria per il suo piano di salvezza, proprio perché, tra le sue tante virtù, quella che più l'ha fatto innamorare, era la sua umiltà". Chi più di lei ha messo in pratica le parole del Figlio Gesù: "Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore?". Ha colpito sicuramente tutti l’aver saputo che la Piccola Mamma, pur nelle sue sofferenze, anche di notte voleva accanto a sé il telefono, perché, diceva: “È proprio di notte che spesso le persone hanno più bisogno di aiuto. E allora, se potete, alzatevi nel cuore della notte, e pregate per questi sofferenti!”.

La solenne celebrazione liturgica, gli armoniosi canti eseguiti dal coro di Palù di Giovo, la bellissima omelia del parroco, don Duccio Zeni, la preghiera di ringraziamento dopo aver ricevuto l'Eucaristia, composta da una fedele della Piccola Opera del Divino Amore, con l'Ave Maria finale, hanno fatto sperimentare ai fedeli presenti la gioia di sentirsi figli di un Dio, che è Amore e di una Madre, che è la piena di grazia!

Possa lo Spirito Santo scendere sulle nostre famiglie, sulle comunità parrocchiali, trasformandole in nuovi cenacoli, come nella prima pentecoste!Grazie a te, Piccola Mamma, per averci radunati attorno al Signore! Benedici, cara Piccola Mamma, le nostre famiglie, perché scoprano la gioia dell'amore vero e la forza dell'unità!Claudio Forti – Mattarello
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