Elogio della tenerezza, virtù dei forti

A dispetto delle apparenze, è virtù dei forti, la tenerezza. Non è un fuggire nel sogno o in una dimensione fantastica. Semplicemente si tratta di affrontare la realtà quotidiana a partire da una diversa prospettiva, “guardare il mondo con altre modalità di percezione e di conoscenza”.

Ne scrive con levità e passione Isabella Guanzini che è teologa e insegna all’Università di Graz, nel suo Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile (Ponte alle Grazie editrice, 2017, 165 p.), una sfida alle false sicurezze, un richiamo piuttosto alla finitezza e alla fragilità insite nella vita quotidiana. Occorre vivere la tenerezza senza nominarla troppo, altrimenti svanisce. Richiama i temi cardine di papa Francesco, amato da credenti e non credenti, tutti coloro che si riconoscono nei semplici, fondamentali valori dell’umano.

Misericordia, farsi prossimo, ascolto, frontiere, apertura, vicinanza, sono tutti squarci che piano piano rimodellano il paesaggio simbolico del messaggio. L’annuncio che “si concentra sull’essenziale, su ciò che è più bello, più grande, più attraente e allo stesso tempo più necessario” (Evangelii Gaudium).

E’ un testo breve, quello di Isabella Guanzini che richiama anche alla necessità della festa, “un tempo che rompe il circuito del nostro fare e disfare”; a riscoprire lo stupore e la meraviglia come nella poesia di Wislawa Szymborska: “Ieri mi sono comportata male nel cosmo./ Ho passato tutto il giorno senza fare domande,/senza stupirmi di niente.” Un invito quindi a scoprire, riscoprire, la piccola tenerezza, tesoro nascosto come “una traccia madreperlacea di lumaca”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina