Occhi aperti sul campo di Marco

Una ventina di richiedenti asilo trasferiti anche nella struttura della Diocesi di Villa S. Nicolò

Dopo aver ascoltato le voci dei richiedenti asilo residenti al campo di Marco di Rovereto, e dei volontari che li affiancano, l’“Osservatorio campo di Marco” invita la cittadinanza a una serata pubblica “per presentare le richieste per il miglioramento delle condizioni di vita al campo e promuovere l'inclusione dei richiedenti protezione internazionale”. L'appuntamento è in programma giovedì 15 febbraio alle 20.30 all'Urban Center di Rovereto, in corso Rosmini, e prevede l'intervento di Vincenzo Passerini (presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza del Trentino Alto Adige) e di alcuni ospiti del campo; seguirà la proiezione delle foto del Campo di Marco e un confronto sulla situazione locale, a cui sono stati invitati anche i rappresentanti della Provincia di Trento e del Comune di Rovereto.

Nato per mantenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica e promuovere un'accoglienza più degna, l’Osservatorio riunisce singoli ed associazioni impegnati in varie attività di supporto all’assistenza e ai processi di integrazione dei richiedenti asilo in Trentino, in particolare quelli residenti nel campo di Marco. Dopo la protesta dello scorso gennaio sono avvenuti i primi trasferimenti, che hanno visto scendere i 237 ospiti sotto le 200 unità.

In questo frangente, è stata mantenuta la promessa del vescovo Tisi, che durante la sua visita al campo di Marco del 24 gennaio (ne abbiamo parlato su Vita Trentina numero 5, ndr) aveva riconosciuto il disagio dei richiedenti asilo e invitato le comunità a darsi da fare, assicurando l’aiuto immediato della Diocesi con una ventina di posti letto nella struttura di Villa S. Nicolò. La struttura, di proprietà della Diocesi di Trento e gestita dagli operatori di Fondazione Comunità Solidale, aveva accolto la famiglia siriana arrivata con il primo corridoio umanitario nel 2016.

Nell'arco di tre settimane, sono stati aperti a Villa S. Nicolò quattro nuovi alloggi, che hanno ospitato 17 persone trasferite dalle grandi strutture di prima accoglienza (il campo di Marco e la residenza Fersina a Trento). Ora avranno la possibilità di progettare più concretamente il proprio personale percorso di autonomia e integrazione. Alcuni di loro aspettavano il trasferimento dal campo di Marco (secondo il modello virtuoso dell'”accoglienza diffusa”) dall'estate del 2016.

Contatti: osservatoriomarco@gmail.com, Centro di Educazione alla Pace di Rovereto – Via Vicenza, 5.

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