Robert Capa a Bassano

Straordinaria mostra fotografica a Bassano del Grappa (presso il Museo Civico in Piazza Garibaldi, 34, orario tutti i giorni, anche festivi 10-19, chiuso il martedì) – prorogata fino al 19 febbraio – su Robert Capa, grandissimo fotografo morto a soli 41 anni, saltato su una mina anti-uomo mentre in Indocina cercava di documentare le crudeltà della guerra coloniale e le indicibili sofferenze sulla popolazione civile. Instancabile giramondo, con al collo la sua macchina fotografica fu in Spagna durante la guerra civile dal 1936 al 1939, in Cina nel 1938, documentò la seconda guerra mondiale fino alla disfatta della Germania, poi in Unione sovietica nel 1947, in Israele negli anni cruciali dal 1948 in poi, infine in Indocina. Le foto di Robert Capa commuovono, sono dotate di un’idea, un progetto, un pensiero. C’è l’avversione per la violenza, la guerra, la sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Dai suoi scatti rimbalza lampante la profonda empatia che si instaurava tra lui e la persona, la situazione, l’oggetto della sua positiva, insaziabile curiosità. I suoi scatti continuano a donarci –come nella bella mostra di Bassano – momenti e riflessioni autentiche sul vivere nella sua dimensione collettiva, fondamentale, come pure nella prospettiva più personale, intima, nutrimento dell’anima.

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