“Furlizie di primavera”, gli abitanti del Furli coinvolti in un progetto che fa comunità

La locandina dell’iniziativa

Un quartiere tra le colline coltivate a vigneto che ha voglia di essere comunità. Questo è il contesto che sarà teatro domenica 15 aprile di “Furlizie di primavera”. Alle 14.00 i residenti del quartiere dei Furli si ritroveranno al parchetto della zona e armati di guanti e sacchetti della spazzatura puliranno l’intero quartiere, per poi fare merenda tutti assieme. L’iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale Kaleidoscopio, assieme alla Comunità Rotaliana Kӧnigsberg, al Comune di Lavis e all’Azienda speciale per l’igiene ambientale (ASIA), all’interno del progetto “La città invisibile”. Quest’ultimo nasce da un finanziamento della Fondazione Caritro e dal Consiglio delle autonomie locali della Provincia autonoma di Trento per promuovere un sistema di welfare a km 0. “Il progetto ‘La città invisibile’ in particolare coinvolge il quartiere di via Marchi a Riva del Garda e quello dei Furli a Lavis – spiega Elena Malfatti, operatrice della cooperativa Kaleidoscopio–  L’idea alla base è quella di creare una rete di relazioni in contesti dove queste non esistono. Siamo di fronte infatti a quartieri di recente costruzione, nati come località residenziali nelle quali non esistono veri e propri luoghi di aggregazione che possano fungere da contesto nel quale instaurare un insieme di relazioni sociali.”

“Furlizie di primavera” è quindi un’iniziativa che va oltre il senso civico e la promozione del rispetto per l’ambiente. È un evento che incoraggia l’incontro fra la gente del posto, perché si crei un contesto continuo di relazione che possa essere chiamato comunità. Il progetto nasce direttamente dal volere dei residenti, in particolare del complesso di case popolari ITEA. Un piccolo nucleo di abitanti aveva già presentato in Comune delle petizioni che miravano a ravvivare il quartiere e così dall’incontro di questi residenti con gli operatori di Kaleidoscopio è nato un comitato informale, attivo per migliorare la vivibilità del quartiere. “Si è già creato un certo entusiasmo per questa iniziativa, che è solo la prima del progetto ‘Città invisibili’, a partire dal volantinaggio porta a porta nel quale di sono adoperati un gruppo di volenterosi ragazzi.” racconta Malfatti.

Questo è un evento che parla inoltre di integrazione: saranno coinvolti anche i richiedenti asilo seguiti dal Centro Astalli che vivono nel quartiere. Sarà quindi un dialogo multiculturale: delle 35 persone che hanno già  dato la propria disponibilità per la riuscita del progetto circa la metà sono di origine straniera. “La multiculturalità è un punto di forza, si è instaurato un ottimo dialogo che va oltre il singolo progetto e che fa trasparire la voglia di queste persone di mettersi in gioco” continua Elena Malfatti, che ci anticipa anche i progetti per il futuro: “Stiamo lavorando assieme ai residenti per creare occasioni di aggregazione che rispondano alle esigenze reali degli abitanti e che li coinvolgano anche nella progettazione. Si discute di una possibile riqualificazione del parchetto di quartiere, da molti visto come poco funzionale, ma che ha in sé la potenzialità di essere il luogo di più immediata vivibilità per grandi e piccini del posto. Inoltre è emersa l’esigenza di attività estive, per le quali saranno coinvolti gli Oratori di Lavis e Pressano e l’APPM (Associazione Provinciale per i Minori).”

L’operatrice di Kaleidoscopio ci tiene infine a sottolineare che questo progetto non va ridotto ad un’azione chirurgica indirizzata solo a determinati quartieri, piuttosto è un modello di creazione di comunità spendibile anche in altre zone del paese. La partecipazione alle “Furlizie di primavera” è quindi aperta a tutti. Per questioni organizzative chi desidera partecipare può contattare il numero 389 8364668.

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