Fattore Sanbàpolis

Dopo un’ottima regular season – con il palazzetto spesso fattore decisivo – per la terza volta consecutiva la corsa verso la serie A1 della Trentino Rosa si è fermata ai playoff

Una stagione vissuta sempre ai piani alti della classifica non è bastata, così dopo un’ottima regular season per la terza volta consecutiva la corsa verso la serie A1 della Trentino Rosa si è fermata ai playoff, con la sconfitta a Chieri in gara 3 dei quarti di finale. Ma forse è ingiusto partire dall’ultima secca sconfitta subita in terra piemontese per analizzare il campionato delle ragazze che anche quest’anno hanno rappresentato la massima espressione della pallavolo femminile trentina, un gruppo forte e compatto, che ha provato fino all’ultimo a conquistarsi il sogno promozione, scontrandosi solo con l’ottimo stato di forma delle avversarie.

Una settimana dopo l’eliminazione la delusione è attenuata ed è più facile tracciare un bilancio di quello che è stato, magari con un occhio al futuro. Ci abbiamo provato alla Noche del 10 di domenica scorsa, quando sono passate a trovarci negli studi di radio Trentino inBlu due pedine fondamentali nello scacchiere del coach della Trentino Rosa, Nicola Negro: Elisa Moncada e Francesca Michieletto.

È proprio la giovane schiacciatrice trentina a rompere il ghiaccio, descrivendo in poche parole l’andamento stagionale: “È stato un campionato molto equilibrato in cui ci siamo tolte qualche bella soddisfazione, come l’aver battuto sia all’andata che al ritorno Brescia, che poi ha chiuso prima in classifica conquistando la promozione diretta. Non è stato facile, da quest’anno sono aumentate le squadre in A2 e non eravamo abituate a tanti spostamenti anche infrasettimanali che hanno sottratto tempo agli allenamenti. Forse per questo dal punto di vista del rendimento ci è mancata un po’ di continuità: dopo un grande avvio di stagione a gennaio siamo calate ed abbiamo perso per strada quel paio di punti che ci avrebbero permesso di giocare gara 3 dei quarti in casa, davanti al nostro pubblico che ci ha sempre dato una grande mano”.

Il palazzetto di Sanbàpolis è spesso stato spesso un fattore decisivo, come conferma anche Elisa Moncada: “Abbiamo sempre cercato di far valere il fattore campo, i nostri tifosi stanno iniziando ad appassionarsi veramente a questo sport, sappiamo bene che con la storia e la tradizione che ha il volley maschile a Trento noi partiamo in svantaggio ma speriamo che tanta altra gente possa avvicinarsi al movimento femminile”. Negli ultimi anni, grazie anche ai risultati positivi, l’aumento del pubblico è stato evidente, ma è rimasto immutato il clima all’interno della società e nel rapporto con i tifosi che le ragazze stesse definiscono da “grande famiglia”, ideale per mantenere la compattezza decisiva nel superare le difficoltà.

Infatti quando si vince la forza di una squadra si misura soprattutto nel gruppo, rileva Elisa: “E quest’anno è stato un bellissimo gruppo, si è trovato il giusto amalgama con tante giovani che hanno saputo tener testa a noi più grandicelle e spesso ci sono state da stimolo. Sarà fondamentale ripartire da una base solida come questa”. Anche perché, aggiunge Francesca: “È difficile trovare 12 donne che vadano realmente tutte d’accordo, ma se quando si è in campo c’è la maturità di guardare all’obiettivo comune, si possono fare grandi cose. Abbiamo lavorato sempre molto bene sia tecnicamente che tatticamente, in particolare quest’anno il livello del campionato era davvero alto ed ogni sfida è stata la dimostrazione dei passi avanti fatti, che speriamo di mettere in pratica la prossima stagione”.

Sguardo rivolto al futuro dunque, anche se è prematuro parlare di mercato e della Trentino Rosa che sarà. Prima per Francesca ci sono i campionati italiani di beach volley, grande passione oltre che un modo per non perdere mai la confidenza con la palla, mentre Elisa tornerà per le vacanze nella sua Siracusa: “Arrivare a Trento per me è stato come essere catapultata in un’altra dimensione, ma mi sto trovando molto bene, in carriera non mi sono mai fermata più di uno o due anni nella stessa città, qui potrebbe essere un record”.

Rimane incerta per ora anche la formula del campionato che, probabilmente, verrà diviso in due gironi con un nuovo aumento delle squadre iscritte. Cresce la concorrenza quindi, ma su un concetto in particolare le ragazze concordano: nella vita di ogni atleta l’obiettivo è cercare di arrivare sempre più in alto, perciò i quarti di finale di quest’anno devono essere solamente il punto di partenza della prossima stagione, quando la Trentino Rosa proverà in tutti i modi a fare ancora meglio.

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