Meeting sul Brennero, l’Austria sbatte la porta

Il Brennero sta registrando un vero e proprio boom del traffico pesante. Già quest'anno potrebbe essere raggiunto il tetto di 2,5 milioni tir in transito, quasi un milione in più del 2009. La risposta dell’Austria è il contingentamento del numero dei mezzi pesanti in transito ogni giorno. Alla ricerca di possibili soluzioni per l’immediato – posto che il tunnel ferroviario del Brennero, al quale si lavora, è di là da venire: si parla del 2027, se i tempi saranno rispettati – si sono incontrati a Bolzano, su invito di Pat Cox, coordinatore per il corridoio Ue TEN-T fra la Scandinavia e il Mediterraneo, il ministro ai Trasporti austriaco Norbert Hofer, il segretario di Stato nel ministero ai Trasporti tedesco Steffen Bilger, la ministra ai Trasporti della Baviera Ilse Aigner, il direttore generale del ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti italiano Enrico Pujia, oltre ai presidenti delle Province di Bolzano, Arno Kompatscher, e di Trento, Ugo Rossi. Il governatore del Tirolo, Günther Platter, ha abbandonato il secondo “Brenner Meeting” senza aver firmato il memorandum finale, in assenza di “provvedimenti concreti”, ha detto. Il presidente Rossi si è detto soddisfatto per le garanzie arrivate dal nuovo governo a favore dell'alta velocità e dell'alta capacità sulla linea ferroviaria del Brennero. “L'Italia è in primissima linea dal punto di vista dello sforzo economico, in ottica multimodale di trasferimento progressivo del traffico dalla gomma al ferro”, ha osservato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che pure a Bolzano non c’era, aggiungendo di ritenere inaccettabili i “blocchi unilaterali del traffico che danneggiano sia l’ambiente sul versante italiano sia i fatturati delle imprese nostrane”.

Per tutelare la salute dei cittadini e il delicato ecosistema alpino, ha osservato Kompatscher, occorre “un innalzamento delle tariffe autostradali per il traffico merci, una tariffa unica di corridoio per il carburante dei mezzi pesanti, un divieto di transito sulla statale del Brennero e più merci su rotaia". Va in questa direzione il potenziamento dell’Interporto di Trento: grazie a un ulteriore stanziamento nell’assestamento del bilancio provinciale (10-12 milioni di euro) potranno essere completate le opere per aumentare da 200 mila a 600 mila il numero di tir da spostare sull'autostrada.

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