Sempre più “luoghi del dono”

A settembre 2016 cinque organizzazioni no profit hanno lanciato in Trentino la campagna “Il luogo del dono”, con l’obiettivo di promuovere la cultura del lascito testamentario a favore di realtà che operano senza fini di lucro. Attraverso una serie di iniziative, i promotori della campagna – le cooperative Progetto 92, Mandacarù e La Rete, l'associazione Amministratori di sostegno di Trento e la cooperativa Monteverde di Verona – si sono impegnati a diffondere la cultura del dono, inteso sia come visione di un mondo basato sui valori condivisi dalle cinque organizzazioni, sia come opportunità di concretizzare il dono attraverso il lascito testamentario.

Nei giorni scorsi è stato presentato un bilancio dei primi due anni di campagna: la pratica del lascito risulta ancora poco diffusa, ma i cambiamenti culturali richiedono tempo: anche se dovranno passare ancora alucni anni prima di raccogliere i frutti della campagna, nel frattempo si è “seminato” mettendo in campo una serie di iniziative.

È stata ideata e stampata una “guida al dono” ed è stato creato un sito dedicato, visibile all’indirizzo web www.luogodeldono.it. Sono stati organizzati sul territorio degli incontri informativi e una formazione specifica degli operatori che nelle diverse realtà possono accogliere le domande di chiarimento dei potenziali donatori. Infine, è stato prodotto un video promozionale di un minuto, presentato in anteprima nel corso dell’incontro.

La cultura della solidarietà testamentaria sta prendendo sempre più piede anche in Italia, benché in forte ritardo rispetto ai Paesi del Nord Europa e al mondo anglosassone. Dall'ultima indagine Gfk Eurisko del 2016 emerge che il 14% degli italiani è pronto a inserire nelle disposizioni testamentarie un lascito: il 3% ha già dato indicazioni e l'11% è intenzionato a farlo. Esistono però nel nostro Paese ancora molti pregiudizi sul tema, che nascono dall’idea che chi ricorre al lascito è una persona sola oppure non abbiente.

Da qualche anno si sta però registrando una sensibile inversione di tendenza: sono in aumento le persone consapevoli dell’importanza che si cela dietro questo gesto di solidarietà, senza la necessità di disporre di ingenti patrimoni. Cresce anche la conoscenza sul tema: tale opportunità, rivela l’indagine, è nota oggi a quasi 7 italiani su 10.

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