Il turismo… pedala

Un tratto della pista ciclabile
Con i suoi oltre 80 chilometri, quella della Valsugana è la seconda ciclabile della provincia per lunghezza. Inaugurato un nuovo tratto a Grigno, in futuro il collegamento con Trento.Corre lungo gli oltre 80 chilometri totali di lunghezza – 55 quelli in territorio trentino – della ciclabile della Valsugana un’importante fetta del turismo che, ogni estate, affolla in modo particolare la zona dei laghi di Levico e Caldonazzo.

La pista parte dal territorio di Pergine, costeggiando il lago di Caldonazzo, per poi seguire in gran parte il tracciato del fiume Brenta ed arrivare fino a Bassano del Grappa, in Veneto. Non presenta particolari asperità, e recentemente un nuovo tratto è stato inaugurato a Grigno, alla confluenza dell’omonimo torrente che scende dal Tesino con il fiume, con un ponte di collegamento fra le due sponde di 50 metri e la realizzazione di altri due tracciati (300 metri di lunghezza totale), per evitare quello che avveniva fino a poco tempo fa, cioè una lunga deviazione su percorsi non ciclabili, e quindi non sicuri.

Oggi la zona ha riacquisito nuova bellezza e l’intero tracciato è molto apprezzato dai cicloamatori. I numeri lo dimostrano, come sostiene l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, presente all’inaugurazione in quel di Grigno: “La ciclabile della Valsugana è tra la più importanti del Trentino, seconda dopo quella del Garda, e segue il tracciato della via Claudia Augusta verso il Veneto. Abbiamo registrato circa 100 mila passaggi in un anno, il 15% dei passaggi totali della nostra provincia. Nei prossimi mesi inizieranno i lavori per collegare la ciclabile della Valsugana a Trento”, spiega. “In questi anni e grazie alle migliaia di ciclisti e turisti che la percorrono, la ciclabile ha rappresentato per il territorio un’opportunità concreta di sviluppo del territorio”.

L’anello mancante al tratto già esistente, e che renderebbe davvero questa pista fra le più inviate a livello europeo, è infatti il collegamento con la città di Trento, anche se, almeno a livello progettuale, qualcosa si sta già muovendo.

Il nuovo tratto, che dovrebbe trovare collegamento anche con i tratti di ciclopedonale cittadina che il Comune di Pergine sta realizzando in queste settimane (in viale degli Alpini e in viale Venezia), dovrebbe passare per le campagne a sud della città, sotto Costasavina e Roncogno, e poi, sfruttando il vecchio tracciato della Strada dei Crozi, portare fino a Trento. Il tutto su viabilità già esistente, andando quindi a modificare i vari passaggi e collegamenti allo scopo finale.

I progetti per la realizzazione dei tratti di “aggancio” alla vecchia strada imperiale a strapiombo sulla gola del torrente Fersina sono stati ufficializzati questa primavera, a maggio. Invece i fondi per realizzare questa congiunzione, già stanziati a bilancio, sono di circa 4 milioni di euro.

Ma intanto già il tratto esistente di ciclabile è uno dei canali di maggior attrazione di tutta la zona, usato dai numerosi turisti presenti per gli spostamenti fra le varie città e paesi o come escursione giornaliera fino allo sbocco e alla conclusione in Veneto, grazie anche al servizio di rientro con bus e treni da Bassano del Grappa ed ai vari bicigrill presenti lungo il percorso.

Un turismo sempre più “green”, attento all’ambiente e alla sostenibilità, non può quindi che apprezzare la Valsugana e la sua ciclabile.

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