Qualità Trentino, parole e fatti

Merito della spinta creativa di Trentino Marketing e dell’adesione di molti produttori e della grande distribuzione. Nuovo piano di comunicazione da settembre

Ottenere e assicurare un elevato livello qualitativo per i prodotti agricoli e alimentari; portare a conoscenza del consumatore, attraverso azioni informative e pubblicitarie, l’elevato livello qualitativo dei prodotti; promuovere e sostenere il marketing e la vendita dei prodotti coinvolti. Sono queste le finalità dichiarate dai promotori del progetto “Marchio Qualità Trentino” (Assessorato provinciale all’agricoltura e turismo, Servizio politiche sviluppo rurale e Trentino Marketing) in occasione della prima presentazione alla stampa del 27 settembre 2016. A metà del terzo anno di avanzamento, gli stessi enti promotori hanno voluto presentare risultati ottenuti e linee operative per il futuro nel corso di un incontro informativo che si è svolto il 9 luglio scorso al Muse – Museo delle Scienze di Trento. Non a caso il pubblico degli invitati è stato ospitato nella sala del Museo dedicato alla conoscenza e alla comunicazione.

Ha aperto l’incontro Mario Chemolli, direttore dell’Ufficio Tutela delle Produzioni Agricole della PAT. Ha parlato dei disciplinari di produzione che un comitato tecnico permanente ha messo a punto per i singoli prodotti e dei controlli affidati ad un organismo esterno e indipendente, legalmente autorizzato a svolgere la delicata mansione. Il testo dei singoli disciplinari può essere letto e/o scaricato dal sito di Trentino Marketing.

Il compito di illustrare l’organizzazione e il lavoro svolto dal team di funzionari ed esperti di Trentino Marketing e di informare sui risultati raggiunti è stato svolto da Elisabetta Nardelli che fa parte del gruppo di lavoro. La slide intitolata “Qualità Trentino in numeri” aveva lo scopo di quantificare il buon esito del progetto in termini di incremento numerico di confezioni di prodotti vendute rispetto al livello di partenza. Totale confezioni vendute: 33.323.130 nel 2016; 37.809.260 nel 2018. Chilogrammi di trote Astro utilizzati: 1.475 nel 2016; 23.203 nel 2018. Formaggi e burro: 216.779 confezioni vendute nel 2016; 622.844 nel 2018. Chilogrammi di carne trasformata venduti: 34.355 nel 2016; 92.961 nel 2018. Confezioni latte: 2.701.669 vendute nel 2016; 5.090.000 nel 2018. Chilogrammi ortaggi freschi: 610.570 venduti nel 2016; 3.552.300 venduti nel 2018. Confezioni mele vendute: 30.350.000 nel 2016; senza variazione vendute nel 2018.

Non essendo stato dato spazio almeno alla stampa di intervenire e porre domande, è mancata la possibilità di discutere non sull’attendibilità dei dati la cui veridicità si ritiene sia stata controllata, ma sull’efficacia persuasiva dei numeri forniti. Il successo della trota Astro, ad esempio, può essere frutto del lavoro condotto su più fronti dai responsabili dell’Associazione troticoltori trentini e della cooperativa omonima di trasformazione nei decenni precedenti.

Il riferimento al passato potrebbe partire dagli anni ’70 (legge provinciale n. 6) quando la Provincia di Trento pose le basi ad un primo progetto promozionale dando avvio ad un flusso consistente di soldi pubblici destinati a sostenere i prodotti agricoli trentini. Il progetto avviato nel 2016 ha sicuramente un’impostazione strategica e gestionale più ampia e potenzialmente efficace. Ma non autorizza a ignorare quanto è stato fatto in precedenza dall’ente pubblico e dai produttori singoli od associati. Salvo concludere che i soldi spesi non abbiano raggiunto un risultato corrispondente alle aspettative. Forse è mancato o poteva essere più deciso e determinato il riscontro tra finanziamenti ed iniziative sostenute e ricaduta in termini economici.

I punti a favore del progetto fortemente voluto e sostenuto dall’assessore competente (maggiori vendite, maggiori introiti, tasse che entrano nell’erario provinciale) sono stati bene evidenziati nell’incontro al Muse e si possono riassumere nelle seguenti voci: alleanza con la grande distribuzione, risposta convinta dei produttori singoli od associati e degli operatori del turismo e della ristorazione; collaborazione della Strada del vino e dei sapori; apporto scientifico della Fondazione Mach soprattutto attraverso il Centro ricerca e innovazione che ha scoperto nuovi parametri per misurare la qualità dei prodotti. La forza creativa di Trentino Marketing che finora ha raggiunto 15 milioni di contatti web con interlocutori di tutto il mondo darà avvio in settembre ad una nuova campagna di promozione (la terza) con una spesa di 600.000 euro ai quali vanno aggiunti quelli messi sul progetto dai privati. I funzionari pubblici fanno bene il loro lavoro.

Chiediamo: quando potranno essere affiancati da narratori giovani e preparati a fare storytelling unendo alla competenza la carica affettiva che deriva dall’attaccamento al nostro territorio?

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