La mela, protagonista indiscussa in valle di Non

La raccolta delle mele in val di Non, Foto © Gianni Zotta
L’economia agricola della Valle di Non che oggi, con 6.700 ettari coltivati, vede come protagonista indiscussa la mela, è una delle più fiorenti del Trentino. Nel 1937 si realizzò il primo acquedotto, il Pongaiola, che serviva le frazioni di Dardine, Tuenetto, Mollaro Torra e Segno; versava 37,5 litri al secondo. “Grazie a quest’opera è iniziata la frutticoltura”, racconta Silvio Chini, classe 1928, presidente di CofCa (cooperativa ortofrutta Centro Anaunia) nata nel 1967 a Segno.

Prima dell’avvento delle cooperative quasi ogni paese aveva almeno un magazzino, privo di celle frigorifere ma utile alle famiglie per stoccare la merce e per avere maggiore forza contrattuale nei confronti dei rivenditori che, quando compravano porta a porta, praticavano la speculazione. Questi edifici potevano essere anche molto grandi: a Tuenno, per esempio, c’era “La Russia” un caseggiato talmente imponente da meritare questo nome.

L’agricoltura nelle zone di Tuenno, Nanno e Cles era nata e si era sviluppata vent’anni prima rispetto ai paesi dell’attuale comune di Predaia, perché prima era stato realizzato l’acquedotto che attingeva alla fonte del lago di Tovel.

Negli anni ’50 si coltivavano qualità di mele come la Canada, la Shampagne, la Napoleone, la Rosa Doppia; anche le pere all’epoca trovavano uno spazio sul mercato: William, Bona Luigia e Spadone. Con l’avvento dei nuovi magazzini con celle frigorifere e la scoperta della varietà Golden Delicius, molte delle vecchie tipologie non furono più coltivate e tutti gli impianti di pero scomparvero.

L’agricoltura, dai primi anni ’70 in poi, assunse una maggiore connotazione commerciale: “I mercati diventavano sempre più esigenti”, spiega ancora Silvio Chini. “Era giunto il momento di pensare anche ad una soluzione unitaria, che andasse bene per tutta la valle”. Per questo nel 1989 i due magazzini di Segno e Taio si unirono nell’attuale COCEA e sempre nello stesso anno nacque l’unico marchio Melinda per tutti i magazzini. Nel 1990 tutte le cooperative si fusero in un unico consorzio: da quel momento si iniziò anche ad essere competitivi grazie al marketing opportunamente curato.

Oggi Melinda è il marchio non soltanto di qualità di mele che vanno dalla Golden, alla classica Canada, ma anche di una nuova agricoltura di piccoli frutti e del mondo bio che in questi ultimi anni è stata incentivata dal consorzio e sta dando i primi buoni risultati.

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