Basilica di Santa Maria, “niente strumentalizzazioni”

Ha fatto discutere nei giorni scorsi la problematica della sicurezza attorno e dentro la Basilica di Santa Maria Maggiore. Il tema è tornato d’attualità per l’annuncio da parte del Presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti di voler finanziare un servizio di guardie giurate a difesa dei fedeli che si recano nella chiesa definita “simbolo della cristianità trentina”. Un’intenzione che ha suscitato le critiche del sindaco della città Alessandro Andreatta (non informato della decisione, così come il parroco don Andrea Decarli) che ha chiesto e ottenuto due giorni dopo un incontro per affrontare la problematica più generale della sicurezza in città. Fra le varie reazioni, anche quella dei volontari (la riportiamo per intero a pag. 38) che da tempo si alternano nel servizio di vigilanza a Santa Maria Maggiore. Domenica sera è intervenuto con questa nota anche l’Arcivescovo Lauro Tisi: “Mi rattrista profondamente che un luogo di culto, e in particolare la Basilica che ha legato il proprio nome a uno dei Concili più importanti della storia, rischi di finire al centro di qualsivoglia strumentalizzazione. È un’eventualità che scongiuro con fermezza. A fronte, peraltro, della necessità di garantirne il decoro, la salvaguardia e la regolare apertura per l’attività di culto e per le visite turistiche e culturali, così come una migliore vivibilità per tutto il centro storico, auspico che si possa trovare una soluzione condivisa.Una chiesa, valore di un’intera comunità, deve unire, non dividere. Deve poter essere luogo aperto a tutti, senza preclusioni”.

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