Il presepe dei migranti

Saputo del presepe allestito davanti alla chiesa del Santissimo in corso III Novembre a Trento, un gruppo di cittadini e cittadine l’ha visitato, ricavandone alcune considerazioni che vuole condividere con il parroco don Giuseppe Mihelcic, il consiglio pastorale, i volontari che hanno costruito il “presepe dei migranti” e i lettori.

Abbiamo appreso inizialmente dai giornali e poi visitato il presepe realizzato davanti alla chiesa del Santissimo a Trento.

Accanto all'iniziale stupore e ad una sollecita curiosità esso rappresenta una lettura sincera e una fedele traduzione di quello che vuole significare oggi, il messaggio del presepe.

Crediamo nel presepe, in quella famiglia che nessuno ospitava e ha trovato rifugio presso alcuni pastori, gente umile e semplice nell'indifferenza del mondo.

Il presepe racconta questo.

E quindi non può essere solo un simbolo che dobbiamo mettere in mostra ma deve esserlo se si incarna nell'incontro con l'altro nella nostra vita.

Vogliamo un presepe "vero" che ci racconti ancora quel messaggio di amore e di accoglienza che da quasi due mila anni ripercorre la nostra umanità. 

Vogliamo ringraziarvi per questa testimonianza che avete dato alla città e alla comunità trentina. 

Perché ci ricorda anche che alcune persone (anche trentine, non sono solo i migranti) stanno vivendo in condizioni di difficoltà, di povertà o di solitudine. La città si veste di luci e di feste in questo particolare periodo ma non dobbiamo dimenticarci di chi sta affrontando situazioni di fragilità e di disagio sociale. Persone alle quali il presepe racconta anche un messaggio di speranza. 

Il presepe dei migranti, così ci piace chiamarlo, ha diritto di esistere perché possiamo ricordarci del vero valore dell'accoglienza e della solidarietà che dovrebbe accompagnarci lungo tutto l'anno.

Crediamo che la comunità trentina, che da sempre si testimonia accogliente, potrà riflettere su questo presepe che parla un linguaggio finalmente attuale.

Grazie di cuore e che sia un buon Natale.

Roberta Zalla (Consigliera comune di Trento) e Marco Degasperi; Micaela Fiorini, Luisa Zanotelli, Arianna Bececchi, Carmen Simoncelli, Lia Galvagni (Tam tam per Korogocho); Francesca Caprini (Yaku), Andrea Trentini, Laura Pedrotti, Mario Caroli, Wanda Mattedi, Anna Avi, Francesco Degasperi, Andrea Schir, Marinella Giupponi, Luisa Masera, Chiara Marino, Francesca Marangoni, Pietro Osello, Silvia Scotti, Zita Facchinelli, Sergio Degasperi, Emma Rossi, Mauro Avi, Laura e Stefano Masera, Luisa Lagati, Anna Avi, Francesco Degasperi, Dario Betti, Agostino Bitteleri, Federica Detassis, Lucia Di Paolo, Monica Cianciullo, Maurizio Avi, Alberto Lopez

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina