Don Gigetto lungo le strade d’Angola

Luigi De Liberali – “don Gigetto” – è un missionario salesiano quasi settantenne. E’ stato tanti anni in Brasile e da circa un decennio percorre le strade polverose dell’Angola. Spazi amplissimi, sterminati. Villaggi e piccoli agglomerati dispersi nella savana, strade in terra rossa che alle prime piogge si trasformano in acquitrini impercorribili. Il suo punto base, di approdo e di ripartenze, è a Luena, nella regione del Moxico, agglomerato urbano non grande, molto distante dalla capitale Luanda. Il missionario visita le varie comunità dove risiedono stabilmente catechisti del posto che portano avanti fattivamente la vita cristiana della comunità. Le celebrazioni sono essenziali, ma gioiose, con danze e canti assai partecipati.

Cikala, Cangunbe, Cangonga sono alcuni nomi di queste località disperse. A Cangonga, a 350 chilometri da Luena, c’è un piccolo centro di salute, una scuola con le classi che si radunano all’ombra sotto grandi alberi, acquedotti rudimentali. Makondolo non molto tempo fa era abitato da qualche migliaio di persone, ora si contano una ventina di famiglie: la città attira irresistibilmente i giovani. Cassamba è a 250 chilometri da Luena, Cangamba a 340 km circa. Il missionario ha contato più di 160 comunità rurali.

Una cosa che prende molto tutti è saper imparare, un’alfabetizzazione che poi permette di fare cose, scoprire, apprendere sempre più e meglio. Per alfabetizzare si utilizzano una serie di 29 parole-chiave scelte per il loro valore fonetico. Ciascuna parola-chiave è rappresentata attraverso un disegno-guida che illustra un’esperienza quotidiana di tutti. In seguito ciascuna parola è divisa in sillabe e si scrive la prima che è la sillaba-chiave. Unendo le prime sillabe delle varie parole che si imparano, l’alunna e l’alunno scopre il meccanismo per la formazione delle varie parole e cominciano a costruire nuovi vocaboli e alcune rudimentali frasi.

Avere dei lapis e dei fogli di carta è possedere un piccolo tesoro da usare con sagacità e parsimonia. Il sorriso delle bambine e dei bambini è radioso ed esprime speranza per tutti, fiducia nel domani, la vita che viene.

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