Parolin incoraggia “Trentini nel mondo”

E’ un testo di grande attualità quello arrivato pochi giorni fa all’Associazione Trentini nel Mondo e all’UNAIE (Unione Nazionale delle Associazioni di Immigrazione ed Emigrazione) attraverso il primierotto Gianangelo Pistoia, da parte del Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin che elogia l’impegno delle due associazioni per l’integrazione di emigrati ed immigrati, dal momento che oggi è “inevitabile confrontarsi con una crescente interazione di persone e di culture. È una ricchezza – aggiunge Parolin – che occorre saper guidare con prudenza e saggezza, e – come l’Unione si propone di fare – “in base ai valori di libertà e delle autonomie istituzionali ed amministrative secondo criteri di sussidiarietà, di sviluppo e di realizzazione di grandi interessi comuni, di solidarietà, di giustizia, di pace sociale ed internazionale”.

Secondo Parolin, “si tratta di un metodo di lavoro e di una visione di ampio orizzonte, l’unico che può consentire di non cedere alle paure ed alla confusione, purtroppo frequentemente esacerbate da altri elementi che nulla hanno a che fare con una conoscenza oggettiva delle situazioni concrete. Sono atteggiamenti che, amplificati da taluni mezzi di comunicazione, suscitano timori e chiusure, con posizioni di esclusione e di scarto di chi cerca invece protezione, sicurezza o, solamente, nuove prospettive di vita. Il primo diritto riguardante la migrazione è quello di non essere costretti a emigrare, ma di rimanere nel proprio Paese in condizioni di pace, di sicurezza e di sviluppo. Non si sottolineerà mai abbastanza che occorre lavorare con urgenza sulle cause degli spostamenti di persone, molteplici, ma in massima parte ascrivibili a comportamenti umani e, quindi, risolvibili. Contemporaneamente, trattandosi di una questione globale, essa va affrontata e assunta a livello globale, con la partecipazione responsabile e solidale di tutti gli attori della comunità internazionale”.

Il Segretario di Stato, dopo aver rilevato che “la Chiesa non manca di fare la sua parte, in tutti i Paesi e in modo molto concreto” incoraggia le due associazioni a “proseguire nel vostro impegno e, pur con il necessario approccio realista, a dare volti e nomi a coloro di cui vi occupate, a creare rapporti umani positivi, a contribuire con questo alla costruzione del mondo che, con gli sforzi di oggi, potrà, domani, essere migliore per molti”.

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