“Sui pedali la migliore incarnazione dell’Euregio”

Dal 22 al 26 aprile prossimi, la corsa a tappe transfrontaliera sarà al centro di un'importante ricorrenza: i 500 anni dalla scomparsa dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo, considerato dagli storici come “il primo europeo”

“Ripartire per confermarsi e crescere ancora”: è l'obiettivo degli organizzatori della quarantatreesima edizione del “Tour of the Alps”, in programma sulle strade di Tirolo, Alto Adige e Trentino dal 22 al 26 aprile prossimi.

La spettacolare corsa a tappe transfrontaliera, che nel 2017 ha raccolto il testimone del “Giro del Trentino”, sarà quest'anno al centro di un'importante ricorrenza: il Cinquecentenario della scomparsa dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo, promotore già ai suoi tempi dell'unificazione dei Paesi e considerato dagli storici come “il primo europeo”.

“Il 'Tour of the Alps' è la migliore incarnazione dello spirito dell'Euregio, avendo saputo trasformare le frontiere in cerniere”, ha sottolineato il presidente del G.S. Alto Garda, Giacomo Santini, presentando qualche settimana fa la gara che partirà proprio da Kufstein, la “perla del Tirolo” dalla quale si estendevano (fino ad Ala) i domini dell'imperatore del Sacro Romano Impero.

Una gara, sempre più propedeutica al “Giro d'Italia”, che vedrà al via tra “salite, tante e impegnative, ma senza altitudini estreme, e chilometraggi ridotti”, 140 corridori Élite Men della categoria 2.HC.

Venti sono, invece, le squadre che parteciperanno alla kermesse: cinque World Tour (AG2R La Mondiale, Bahrain Merida, Astana, BORA–hansgrohe e Team Sky), nove Professional, cinque Continental (tra le quali l'italo-romena Giotti Victoria-Palomar, in ritiro a Tione) e la Nazionale azzurra di Davide Cassani, capitanata lo scorso anno dal perginese Nicola Conci.

“L'Anno di Massimiliano” potrebbe dunque coincidere con quello dello “squalo dello stretto” Vincenzo Nibali, del britannico dominatore di quattro “Tour de France”, Chris Froome, del polacco Rafał Majka, medaglia di bronzo in linea all'Olimpiade di Rio 2016, e del basco Pello Bilbao, già protagonista dodici mesi fa.

Il “Tour of the Alps” si aprirà, come detto, lunedì 22 con la frazione di 144 chilometri da e per Kufstein, cui seguirà la Reith im Alpbachtal–Scena di 178,7. L'arrivo in Trentino è previsto per il 24, nella successiva Salorno-Baselga di Piné di 106,3 km, la tappa più corta del “TotA”, ma con l'ostica salita di Montagnaga.

Da Baselga, giovedì 25, i ciclisti ripartiranno per Cles (134 km), con l'ascesa di Sanzenone, conosciuta come la “Puntara”, a fare con ogni probabilità la differenza, prima degli ultimi 147,8 km della Caldaro–Bolzano.

Settecentoundici chilometri complessivi, con dieci Gran Premi della Montagna e 13.630 metri di dislivello, in un contesto naturalistico unico al mondo, che anche quest'anno terranno incollati allo schermo i telespettatori di 100 e passa Paesi.

Oltre allo spirito dell'Euregio, ovvero alla cooperazione senza confini, il “Tour of the Alps” esalterà nuovamente pure lo spirito di squadra, assegnando ogni giorno il “Premio Team Up – Souvenir Michele Scarponi” alla formazione che avrà espresso il miglior impegno corale. La quale a sua volta – nel ricordo del ciclista marchigiano vincitore, nel 2017, della prima storica frazione della corsa euroregionale – donerà il contributo ricevuto a un'associazione di volontariato attiva nella città di partenza della tappa.

Tappe che saranno trasmesse in diretta da Rai Sport ed Eurosport, nonché in streaming sui profili ufficiali di PMG Sport.

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