Don Renato e don Giuseppe, sessant’anni di sacerdozio

Il 2 giugno, la comunità di Ruffrè ha festeggiato il sessantesimo di sacerdozio di don Giuseppe Seppi e don Renato Marches, stringendosi – durante la celebrazione presieduta da don Carlo Crepaz – attorno i due sacerdoti. Coetanei, entrambi hanno prestato il loro servizio in parecchi luoghi del Trentino.

Don Giuseppe a Moena, Levico, Trento e Transacqua; è stato decano in Primiero e cappellano al santuario di Pinè, nel decanato di Fondo e a Romeno. A Primiero, nel 1974, ha fondato e diretto il coro alpino “Sass Maor”; molti, inoltre, sono stati i lavori di restauro e le opere fatte realizzare nelle chiese. Dopo la sua pensione sta collaborando nelle varie parrocchie dell'Alta val di Non: un prezioso aiuto per don Carlo.

Invece, don Renato ha portato la Parola di fede per ben 23 anni nella parrocchia di Ruffrè. Con la sua impronta per la dedizione agli ammalati è riuscito ad installare una radio parrocchiale, un servizio per l'ascolto delle funzioni religiose in diretta, utile per tutto il paese. È stato parroco anche in altri paesi e l'ultima parrocchia è stata nel paese di Dambel.

Domenica 2 giugno, don Giuseppe ha voluto ricordare l'importanza non solo del sacerdozio, ma quella di pastori e parroci nel rispetto della propria gente: “Viviamo in un tempo caratterizzato da radicali mutamenti nella Chiesa e in tutta la società civile, un cambiamento rapido che ha comportato anche in noi qualche difficoltà. Senza la benedizione divina implorata con la preghiera sarebbe stato impossibile orientarsi in una missione impegnativa e delicata come quella del parroco”.

La Messa è stata accompagnata dal grande coro delle tre parrocchie di Ruffrè, Romeno e Salter. Gradita sorpresa la collaborazione del coro Sass Maor che ha dedicato ai due sacerdoti e a tutti i fedeli un piccolo concerto al termine della celebrazione.

T.C.

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