Val Genova, la Versailles delle Alpi

La Val Genova è la valle glaciale più ricca di acque di tutta la Regione alpina. Si trova nel Parco Naturale Adamello Brenta, nel Trentino occidentale e rappresenta la valle principale dell’Adamello-Presanella, percorsa dal torrente Sarca affluente del Lago di Garda. Il suo lungo solco di 20 Km, dal ghiacciaio del Mandròn fino alla Val Rendena, raccoglie le acque di 18 vallette sospese al di sopra delle sue spalle glaciali, tutte con il loro ghiacciaio o nevaio che hanno concesso alla Val Genova di essere riconosciuta fin dall’800 come “La Versailles delle Alpi”. I torrenti di queste vallette laterali si tuffano nel solco principale della Val Genova disegnandola come “La valle delle cascate” con un sentiero che la risale tutta da est a ovest, il “Sentiero delle Cascate”. Tra gli innumerevoli salti d’acqua che si presentano agli occhi dell’escursionista, partendo dall’abitato di Carisolo, le cascate più suggestive sono undici: Nardis, Casòl, Làres bassa e Làres alta, Folgorìda, Casìna Muta, Gabbiolo, Cercen, Pedrùc, Lago Nuovo e Mataròt.

1. Nardis

Dopo aver imboccato il Sentiero delle Cascate presso l’antica Vetreria di Carisolo al cospetto della famosa chiesetta di Santo Stefano, al Km 4 della Val Genova ci si trova davanti l’altissimo muro d’acqua delle Cascate del Nardis. Con i suoi 130 metri di salto che bagnano di spruzzi nebulizzati i visitatori, è diventata la più famosa e conosciuta del Trentino. Durante i temporali estivi le due cascate parallele aumentano la loro portata fino ad unirsi in un unico muro d’acqua. Nel periodo invernale la cascata ghiaccia completamente diventando una delle più frequentate dagli scalatori del ghiaccio.

Le Cascate del Nardis. Foto © Gianni Zotta

2. Casòl

Al Km 6 della valle, il torrente Sarca si tuffa in una stretta gola rocciosa che termina con un ponticello che affaccia sulle acque turbolente. Qui le rocce scavate e lisciate dalle acque creano pozze perenni alimentate dagli spruzzi: sono il piccolo ecosistema di molti anfibi, come rane e rospi.

La cascata Casol sul Sarca in val Genova. Foto © Gianni Zotta

3. Lares

Al Km 8 della valle, la Val di Lares che scende dal Carè Alto e dal Corno di Cavento si tuffa nella Val Genova: le acque del torrente omonimo creano due meravigliose cascate, la Cascata bassa e la Cascata alta del Lares. Il primo salto della cascata bassa è raggiungibile in soli 5 minuti dal fondovalle, per vedere il secondo salto più elevato bisogna risalire 20 minuti il sentiero della Val di Lares. Nei pressi della cascata bassa, gli spruzzi incessanti hanno dilavato il terreno portando alla luce un intricato ed esteso mosaico di radici.

Le Cascate bassa e alta del Lares in val Genova – Foto Zotta

4. Folgorìda

Alla base della Val Folgorìda esiste un gruppo di case da monte: la Ragàda. Siamo a 12 Km da Carisolo. Qui nel 1800 abitava l’ultimo “indigeno” della Val Genova, il famoso Luigi Fantoma, il “Re di Val Genova”. A monte, quasi a completare il quadro, si trova la bellissima cascata di Folgorìda. Con i suoi numerosi salti d’acqua è la più bella tra le cascate “da scoprire”, poiché per raggiungerla bisogna deviare 5 minuti dal Sentiero delle Cascate. Poiché il ghiacciaio che alimenta le acque turbolente che la formano è molto ridotto, la cascata presenta un tipico color caffelatte.

La bellissima cascata di Folgorìda. Foto © Gianni Zotta

5. Casìna Muta

Al Km 13 della valle, il salto del Sarca è quello di Casìna Muta (piccola baita isolata nei pascoli adiacenti). Il salto d’acqua non è tra i più potenti, ma il contesto naturale è tra i più belli e selvaggi della valle.

La cascata di Casìna-Muta in val Genova. Foto © Gianni Zotta

6. Gabbiòlo

L’alta Val Genova, oltre la Malga Carèt e Stella Alpina, si apre e si allarga fino a scorgere le vette più elevate oltre i 3000 metri di quota. E’ qui che arriva l’acqua della Cascata del Gabbiolo. Negli ultimi decenni il caldo sempre più insistente durante i mesi estivi ha fuso il secolare Permafrost di ghiaccio che saldava i detriti rocciosi lungo i ripidi versanti delle valli. Quando si scatenano i temporali più estremi, il ruscellamento delle acque piovane mette in moto i versanti che in alcune occasioni hanno determinato vere e proprie colate detritiche scese prepotenti fino a sbarrare il corso del Sarca.

La Cascata del Gabbiòlo. Foto © Gianni Zotta

7. Cércen

La Cascata di Cércen fa capolino sopra il meraviglioso Pian della Sega che appare al viaggiatore come una grande distesa verde solcata dalle calme e scintillanti acque del Sarca. La cascata scivola lungo una dolce scarpata al cospetto dell’anfiteatro della Val di Cèrcen.

La Cascata di Cércen. Foto © Gianni Zotta

8. Pedrùc

Tra i grandi pascoli di Stella Alpina e Bedole la Cascata del Pedrùc è tra le più belle di tutta la valle, la più nascosta e meno nota. Per raggiungerla basta imboccare il sentierino che parte dal primo tornante a monte del Rif. Stella Alpina oppure percorrendo il Sentiero delle Cascate. Gli spruzzi di acqua nebulizzata sono così abbondanti e spinti in avanti dallo stretto canyon che in pochi minuti l’escursionista viene completamente bagnato.

La cascata del Pedrùc in val Genova, nel Parco Adamello Brenta. Foto © Gianni Zotta
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