Le dissidenti al voto di fiducia

L’autonomista Rossini ha votato la fiducia mente il Patt voleva l’astensione; la forzista Conzatti ha scelto di non votare mentre il partito era per il voto contrario

Le vivaci e lunghe sedute che hanno portato al voto di fiducia anche alla Camera per il Conte 2 – lunedì sera il leader giallorosso ha ricevuto alla Camera 343 si contro 263 no – hanno registrato qualche strascico di dibattito anche in Trentino.

E’ successo infatti che due parlamentari hanno espresso una posizione differente rispetto al loro partito di appartenenza: Emanuela Rossini ha votato a favore, mentre il Patt avrebbe voluto l’astensione secondo la linea SVP; la senatrice Donatella Conzatti non ha votato mentre Forza Italia si è espressa per il voto contrario.

Nel caso dell’esponente autonomista il Partito delle Stelle Alpine si è espresso con una nota del segretario Simone Marchiori: “La posizione condivisa con la SVP non è stata rispettata dall’onorevole Rossini, che ha scelto di esprimere un voto personale a favore del governo. Per questo motivo il Patt prende le distanze dal voto di Emanuela Rossini, conferma la totale sintonia con la SVP e valuta le proprie eventuali azioni per ribadire la propria linea politica”.

Più duro con Donatella Conzatti il segretario politico di Forza Italia Maurizio Perego: “E’ un fatto politicamente inaudito e gravissimo che abbia fatto mancare il proprio voto negativo al governo Conte bis. Da tempo avevamo il sentore che fosse pronta a tradire gli elettori che l’hanno portata al Senato ed oggi ne abbiamo avuto purtroppo conferma. La Lega Trentino e altre forze del centrodestra hanno chiesto le dimissioni di Donatella Conzatti.

Emanuela Rossini: “posizione personale, il programma mi ha convinto”

Ho votato la fiducia a questo governo perché oggi la scelta era tra stare in piazza con Meloni e Salvini o venire in Aula e votare un Governo che affronta i problemi del Paese e che mette al centro il rispetto costituzionale e delle regole democratiche. Un governo frutto di una mediazione importante e difficile, che merita sostegno e fiducia. La mia è una posizione personale, che chiedo al mio partito di comprendere.

Tra i punti nel programma mi ha convinto la centralità data alla ripresa del dialogo con i paesi europei e un impegno a sedere ai tavoli per riformare l’Europa. Ho votato fiducia per garantire al partito e al mio territorio quegli strumenti di negoziazione e mediazione tra Trento e Roma in un momento di grande tensione tra opposizione e maggioranza. Con SVP grande rispetto reciproco e impegno per la nostra Autonomia. Votare la fiducia per me significa seguire sui tavoli della maggioranza temi importanti che saranno affrontati e che hanno rilevanza per la nostra Regione quali la priorità data all’Ambiente, il taglio dei parlamentari con una revisione della legge elettorale per il rispetto della rappresentanza sui territori, politiche europee con la distribuzione dei fondi regionali, riforme fiscali e misure sul lavoro, ma anche relazioni culturali di cui ha bisogno il nostro territorio, leggi a protezione dei minori su cui sto lavorando. Ho trovato importante l’ attenzione dedicata alle famiglie, alle donne che lavorano, all infanzia, ai giovani. Nel discorso del Presidente Conte è stata confermata l’attenzione a valorizzare e tutelare le Autonomie Speciale con la “massima intensità”.

Donatella Conzatti: “Non possiamo porci fuori dall’Europa”

”Non ci sto a farmi dettare la linea politica da una destra che due giorni fa era in piazza a fare il saluto romano – spiega Conzatti – non posso trovarmi dalla stessa parte di coloro che professano la democrazia illiberale e si pongono così fuori dall’asse Atlantico e dall’Europa.

Il nostro è un partito liberale, popolare, europeista e sono convinta ci sia un enorme spazio politico tra destra e sinistra che va animato nel quale mi ritrovo come donna delle autonomie, italiana ed europea. E’ uno spazio prezioso che da trentina conosco bene, perché è quello di De Gasperi, uomo e politico che resta un esempio per tutti gli italiani. Ed è per questo che ho deciso di non votare. Ora per coerenza avvierò una riflessione politica su come proseguire al meglio la mia attività parlamentare”.

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