Con il Cimi, la Chiesa accanto ai perseguitati

Secondo il Consiglio indigenista missionario (CIMI), tra i 180 popoli indigeni dell’Amazzonia entrati per vari motivi a contatto con la società (altri 814 piccoli popoli risultano isolati), gli indios guaranì sono tra quelli più perseguitati e colpiti duramente dai fazendeiros che vogliono prendere le loro terre per farne pascoli e campi per la coltivazione della soia.

Il CIMI fu creato nel 1972, nel mezzo della feroce dittatura militare, come presidio delle etnie originarie panamazzoniche. Con questo la Chiesa brasiliana voleva ribadire il suo impegno al fianco degli oppressi e sfruttati, in sintonia con quanto emerso dalla Conferenza episcopale di Medellin del 1968 che aveva sperimentato l’“opzione preferenziale per i poveri”.

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