“Dietro i nostri prodotti ci sono nomi e volti”

La storica cooperativa di Trento si fonde con Le Formiche di Bolzano e con Il Canale. Nasce il polo regionale del commercio equo e solidale

Mandacarù, la cooperativa che ha portato in Trentino il commercio equo e solidale con il Sud del mondo, al traguardo dei trent’anni – è nata nel 1989 con il nome di Cooperativa Nord-Sud per iniziativa di 29 soci fondatori – si appresta ad affrontare un nuovo, significativo passaggio. Si avvia alla conclusione nelle prossime settimane la fusione della cooperativa con Le Formiche – Die Ameisen, storica realtà del commercio equo e solidale del vicino Alto Adige/Südtirol, e Il Canale Impresa sociale, cooperativa attiva nella solidarietà internazionale da una quarantina d’anni, che nel 2020 porterà ad una cooperativa di dimensione regionale: 14 botteghe del commercio equo e solidale, 400 volontari, 3.000 soci. L’operazione, tra l’altro, permetterà di sviluppare le attività di cooperazione internazionale, per affiancare sempre meglio i produttori partner. A tale scopo, sarà costituita una fondazione appositamente dedicata. Per presentare questa nuova iniziativa e raccogliere fondi è in programma, martedì 10 dicembre all’Auditorium S. Chiara in via S. Croce a Trento, il concerto “Musica per il futuro”.

A gestire il delicato momento di passaggio sarà Fausto Zendron, eletto dal consiglio di amministrazione nuovo presidente della cooperativa. Nato a Trento, classe 1963, Zendron subentra a Piera Sterlini; è già stato consigliere di amministrazione di Mandacarù dal 2003 al 2008, portando in consiglio la sua competenza professionale – dopo aver ricoperto ruoli di Direzione commerciale e marketing presso alcune reti di negozi, oggi fa il consulente aziendale da libero professionista. Lo raggiungiamo al telefono alla vigilia della Giornata mondiale dell'alimentazione (16 ottobre), che invita a promuovere azioni affinché tutti abbiano accesso ad un’alimentazione sana e sostenibile.

Zendron, cosa rende attuale il messaggio del commercio equo e solidale?

“Il controllo della filiera produttiva con la certificazione della provenienza dei prodotti è oggi imprescindibile. Il commercio equo e solidale, fin da quando è nato, negli anni Ottanta, è in grado perfino di dare un nome e un volto a chi sta dietro agli ingredienti dei propri prodotti. Questo è uno degli aspetti che rendono il commercio equo e solidale così attuale”.

Ancora?

“La difesa dell’ambiente. E poi l’attenzione ai cambiamenti climatici, che i nostri produttori nel Sud del mondo avvertono già da anni. Infine, ma non da ultimo, lo sviluppo di economie nei Paesi impoveriti”.

Sono tutti elementi che rafforzano la reputazione dell'“azienda” Mandacarù.

“La dimensione etica è uno degli aspetti fondanti del commercio equo e solidale. Ma con il percorso che stiamo portando a compimento, condiviso dall'assemblea dei soci che giusto una decina di giorni fa ci ha detto di proseguire in questa direzione, ci proponiamo anche di impegnarci maggiormente nella cooperazione internazionale”.

In questo processo, quali difficoltà vede?

“Due cooperative hanno già deliberato la fusione. Manca l’ultimo anello, altrettanto importante (Le Formiche/Die Ameisen ha fissato per sabato 19 sera nella Sala Oberrauch a Bolzano l’assemblea straordinaria dei soci, ndr). Chiuso questo passaggio, dal primo gennaio 2020 avremo un’unica cooperativa di commercio equo e solidale e di sviluppo della cooperazione internazionale”.

Quali i benefici?

“Mettendo insieme le nostre storie e le nostre capacità riusciremo a perseguire meglio i nostri obiettivi economici. Ma c’è dell’altro”.

Prego.

“Per rafforzare l’impegno nella cooperazione internazionale e per strutturare meglio l’attività legata al festival di cinema, cibo e videodiversità ‘Tuttinellostessopiatto’ daremo vita a una fondazione, che avrà sede a Bolzano”.

Di cosa si occuperà questa fondazione?

“Oltre che dell’organizzazione del filmfestival, delle attività culturali e dello sviluppo delle azioni di cooperazione internazionale. Sarà preziosa in tal senso l’esperienza della cooperativa Il Canale. Come si vede, la nuova cooperativa cresce sia in termini economici e commerciali sia nella capacità di promuovere cultura”.

Del suo bagaglio professionale cosa porta in Mandacarù?

“La mia esperienza potrà essere di aiuto per migliorare determinate performance commerciali”.

Nel comunicato in cui Mandacarù annuncia la sua elezione a presidente la si definisce “attivista del commercio equo e solidale dall’inizio degli anni ’90”. Oggi c’è ancora bisogno di attivisti?

“Certamente sì. Il commercio equo e solidale è una scelta e una passione. L’attivismo e la passione sono alla base di qualsiasi attività di volontariato. Nel mio nuovo incarico da presidente metterò la passione di sempre”.

Agli oltre tremila soci della nuova realtà cosa si sente di dire?

“Che c’è bisogno di ognuno di loro. E dò loro appuntamento al concerto evento del 10 dicembre, che comunque è aperto a tutti, a conclusione del festival Tuttinellostessopiatto. In quell’occasione presenteremo la nuova fondazione”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina