I sacchi a pelo di PerGnént per i senza dimora

La sede dell’associazione PerGnént a Vigolo Vattaro

“Il mio sogno è che questa diventi una ‘buona pratica‘ da ripetere ogni anno, e che sia proprio la Provincia di Trento a promuoverla, affinché possa essere replicata anche da altre realtà”. A parlare è Elisabetta Gremes di PerGnént, gruppo di volontari costituitosi nel 2013 e attivo ben oltre l’Altopiano della Vigolana – e, più precisamente, Vigolo Vattaro – che ne ospita le attività

L’iniziativa in questione è “Tana libera tutti”, proposta per sabato 1° febbraio da PerGnént assieme a fra’ Massimo Lorandini, responsabile della “Mensa della Provvidenza” dei Cappuccini di Trento. Dalle 9 alle 17, sala San Francesco del convento dei Cappuccini sarà infatti aperta a tutti coloro che volessero aiutare a realizzare alcuni sacchi a pelo per i senza dimora.

“Prima di Natale erano circa 350 le persone senza dimora; un numero superiore ai 180 posti disponibili nelle strutture di Trento. Nell’arco delle festività natalizie, inoltre, c’è stato un aumento di quasi un terzo delle persone senza dimora”, spiega Elisabetta Gremes in un’affollata via Roma 1, dove si trova la sala che la parrocchia ha messo a disposizione di PerGnént, aperta tutti i martedì (9.30-14.30) e i giovedì (13.30-16).

Entrano ed escono volontari e simpatizzanti di PerGnént – martedì erano presenti Cristina, Sandra, Rita, Giusi, Maria Livia, Ruggero e Alessandro – con le mani ingombre di coperte, libri, giocattoli e vestiti usati che, se non venissero recuperati, probabilmente finirebbero direttamente nella spazzatura. “Continuano ad arrivare trapunte”, spiega Elisabetta. “Dopo cinque anni, le lavanderie possono infatti donare tutti gli oggetti che non sono stati reclamati dai loro proprietari”.

Questa è anche la storia delle bobine di carta che le sorelle Fogarolli, nel corso della fiera “Fa’ la cosa giusta”, hanno donato a Elisabetta Gremes: 6 mila metri, che corrispondono circa a 1500 sacchi a pelo, i quali potrebbero essere d’aiuto a molti senza dimora.  “Si prendono due strisce da quattro metri della bobina di carta, si uniscono con lo scotch e si cuciono con una macchina semplice. Poi, la striscia da quattro metri viene piegata su se stessa; si cuce anche lateralmente, ed è fatta”, mostra Elisabetta.

Per il 1° febbraio, i volontari di PerGnént puntano a realizzare 100 sacchi a pelo. Sarà inoltre possibile prendere delle bobine di carta e fare i sacchi a pelo presso la sede della propria associazione, o a casa propria. Per le famiglie che volessero partecipare, niente panico: in sala San Francesco sarà allestito un piccolo angolo morbido con alcuni giocattoli e libri per i bambini.

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