Padre Kino, riconosciute dal Papa le virtù eroiche

La statua di padre Eusebio Chini a Segno. Foto © Gianni Zotta

Nella giornata di ieri, Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi, a promulgare i decreti riguardanti una prossima nuova beata e 4 nuovi venerabili servi di Dio. Ma nei decreti emanati vi è anche quello che riconosce le virtù eroiche di padre Eusebio Chini (padre Kino), sacerdote professo della Compagnia di Gesù.

Questo passaggio rappresenta un ulteriore tappa nella causa di beatificazione del sacerdote trentino.

Padre Eusebio Chini è venerato in Arizona e Sonora per l’intensa opera di esplorazione ed evangelizzazione svolta in quelle terre desertiche al punto da essere nominato padre fondatore dello stato dell’Arizona: nacque a Segno, in Val di Non, il 10 agosto 1645 e morì il 15 marzo 1711.

È sepolto a Magdalena de Kino, città dedicata a lui dallo stato di Sonora. Queste sono le terre in cui il gesuita di Segno, Eusebio Francesco Chini, dal 1687 visse e lavorò per quasi 25 anni fianco a fianco dei nativi, fondando oltre venti missioni in otto differenti distretti. Gli abitanti della regione, la Pimería Alta, vennero chiamati “pimas”, diminutivo di uomini del fiume, ma anche onomatopeico di “pi mac”, parole che i nativi ripetevano spesso durante i primi incontri con gli spagnoli.

I pimas, ma anche le altre popolazioni presenti nel vasto territorio del deserto di Sonora che ebbero la fortuna di incontrarlo, non dimenticarono più gli insegnamenti del “padre a cavallo”, le cui vicende hanno ispirato anche la penna di Mauro  Neri. Grande missionario, cartografo, scienziato, umanista, uomo di cultura, diplomatico. Il fuoco di padre Kino non si spense dopo la sua morte, avvenuta all’età di sessantasei anni.

Magdalena de Kino (Sonora, Messico) – La celebrazione per i 300 anni dalla morte di padre Kino nel marzo del 2011. foto Vita Trentina

O meglio, mentre nelle sue terre si ricordava ogni anno l’anniversario della sua scomparsa, in Europa, la sua luce diventava sempre più fioca. L’opera di padre Chini fu riscoperta poco prima della metà del secolo scorso, grazie agli studi di Herbert Eugene Bolton (1870-1953) storico statunitense, considerato una delle maggiori autorità nell’ambito della storia della colonizzazione spagnola dell’America.

E solo di recente le sue imprese hanno cominciato ad essere raccontate.

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